A distanza di cinque anni dal provvedimento emesso dall’Antitrust, il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) torna a segnalare all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato le condotte dell’Acquedotto Pugliese spa (AQP) per verificare il rispetto degli impegni assunti con l’Antitrust.

Il Garante aveva giudicato contraria alla normativa sulla concorrenza la posizione dominante assunta dalla società AQP nell’ambito della gestione del Servizio Idrico Integrato (SII) e della rete idrica dell’ATO Puglia, estesa indebitamente anche alla somministrazione dell’acqua potabile e alla gestione dei reflui rivendicando a sé le opere di allacciamento alla rete idrica e/o fognaria.

Tutto questo costituiva una spesa non indifferente per gli utenti della Puglia, di fatto costretti non solo a pagare il servizio anticipatamente e con un importo superiore ai costi che la stessa AQP sosteneva per la realizzazione delle opere, si parla di oltre 1000 euro che gli utenti pagavano per questi lavori di allacciamento alla rete fognaria, ma si ritrovavano anche a non poter essere autonomi nella scelta dell’operatore addetto alla realizzazione degli impianti su criteri di qualità ma soprattutto convenienza. Nonostante l’impegno formale con l’Antitrust di permettere agli utenti di scegliersi liberamente l’impresa cui farsi fare l’allaccio alla rete, ancora oggi Acquedotto Pugliese impone una propria società per i lavori.

In una nuova nota trasmessa questa mattina all’AGCM, MDC ha quindi  chiesto la riapertura dell’istruttoria per accertare la violazione degli impegni assunti, applicando la relativa sanzione amministrativa che può arrivare sino al 10% del fatturato.