Nel 2012, il  valore della produzione agricola si attesta poco al di sotto dei 50,5 miliardi di euro correnti (+1,8%). Forte ridimensionamento degli investimenti aziendali (-9,6% degli investimenti fissi lordi) ecambiamenti nella struttura del credito, sono state le caratteristiche dell’anno raccolte da INEA nell’annuario dell’Agricoltura Italiana.
Variazioni positive del valore aggiunto (+3,4% a prezzi correnti; +0,5% a valori concatenati) si sono registrate invece per l’industria alimentare, caratterizzata da una crescita del fatturato del +2,3%, dovuta in prevalenzaalla performance del mercato estero (+5,6% dell’indice di fatturato di riferimento). Quest’ultimo è stato sostenuto dalle esportazioni del made in Italy, in particolare vini (soprattutto gli spumanti con +15,8% rispetto al 2011), prodotti dolciari (+15,2%), salumi e formaggi.
Nel 2012 si è ridotta la capacità di spesa dei consumatori, legata alla minore disponibilità di reddito e alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie (-4,8%), che ha determinato una generale contrazione dei consumi per alimenti e bevande non alcoliche (-0,4% in termini correnti e -2,9% in termini reali). Ne è derivata unaminore attenzione alle caratteristiche qualitative dei beni alimentari acquistati e l’aumento della popolazione in condizioni di grave disagio nutrizionale (circa il 16% ).
Tuttavia, per il settimo anno consecutivo si è verificato un nuovo incremento della domanda di prodotti e alimenti biologici; mentre, l’offerta è risultata ancora caratterizzata da fenomeni contrastanti. Rispetto al 2011 cresce  il numero di produttori biologici di circa 2.000 unità (+4,8%), e la superficie condotta con metodi biologici (+6,4%), attestandosi a 1,167 milioni di ettari,  pari al 9,1% della Sau totale.
Fonte: HelpConsumtori