Quali sono le sfide in materia di sicurezza alimentare e nutrizione in Europa in vista del 2050? Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), le morti di circa 2 milioni di persone l’anno sono legate al cibo non sicuro. E garantire ai cittadini europei alimenti sicuri e nutrienti derivati è una priorità di salute pubblica ed economica. Su questi temi lo scorso 17 novembre a Bruxelles esperti, politici, organizzazioni non governative e stakeholder si sono incontrati per discutere le più recenti politiche di regolamentazione europee in materia di sicurezza alimentare e di etichettatura dei prodotti alimentari che mirano a promuovere una catena agroalimentare sostenibile.
L’incontro è stato organizzato dalla Public Policy Exchange, organizzazione inglese che progetta seminari interattivi che forniscono un’interfaccia fondamentale per la discussione della politica, il dibattito e il networking.
Mantenere il massimo livello di protezione dei consumatori significa assegnare responsabilità chiare e aumentare la collaborazione tra tutti gli attori, le istituzioni europee, le autorità di controllo degli Stati membri e le parti interessate. Fino ad ora, sono stati compiuti notevoli progressi, ma c’è ancora lavoro da fare. Come la catena di approvvigionamento alimentare è sempre più complessa, i rischi per la sicurezza alimentare sono aumentati a causa di tecnologie di produzione improprie, contaminazioni lungo la catena di trasformazione, introduzione di novel food e improprio riutilizzo dei rifiuti alimentari.
Il documento di partenza dell’evento è stato lo studio previsionale -“Mantenere la sicurezza alimentare e dell’alimentazione nel 2050 – Scenari dei cambiamenti futuri e risposte politiche” realizzato dalla Civic Consulting of the Food Chain Evaluation Consortium (FCEC), in collaborazione con Agra CEAS Consulting, Van Dijk Management Consultants e Arcadia International.
I contenuti e gli scenari dello studio sono stati esposti da Ladislav Miko, direttore generale facente funzione della DG Salute e consumatori della Commissione europea. Partendo da queste previsioni si è discusso di tematiche specifiche e correlate alle sfide in sia in materia di sicurezza alimentare che di nutrizione: partendo dalla filiera della carne, agli standard di tracciabilità, all’uso dell’innovazione lungo la filiera agroalimentare, allo spreco alimentare, alle allergie alimentare alla tutela del consumatore.
E proprio il consumatore è stato rappresentato dall’Italia, in particolare dal Movimento Difesa del Cittadino che ha partecipato all’incontro in veste di delegato in platea. Tra i presenti molti rappresentati di Università ed Enti di ricerca e di Aziende provenienti da 12 diversi Stati europei.
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Fonte: HelpConsumatori