Unione Europea: tutti usiamo il computer per navigare su internet e usare i social network, ma il 60% degli italiani non sa lavorare con il pc. Guai a far mancare la connessione internet agli italiani, sempre così attenti a quali siano le migliori offerte adsl sul mercato per navigare senza spendere una fortuna! Ma trascorrere tanto tempo sui social network e sui quotidiani online equivale a saper usare bene il computer, tanto da poter dire di saper lavorare col pc? Secondo l’Unione Europea no, e noi italiani siamo parecchio in ritardo su questo.

Le novità tecnologiche da sempre interessano moltissimo gli italiani, ma stando ai dati del Digital Agenda Scoreband dell’Ue però non si va oltre una capacità di utilizzo superficiale e prevalentemente incentrata sull’intrattenimento. Addirittura il 60% dei nostri connazionali non è davvero in grado di usare il computer o altri device tecnologici per lavoro, come si può leggere anche nella sezione italiana del magazine online Blasting News.

Superiamo i colleghi europei per ignoranza sulle funzionalità avanzate dei pc: la media continentale degli analfabeti digitali nel contesto lavorativo arriva al 47%. Al di qua e al di là dei confini italiani, è comunque uguale la distribuzione socio-demografica: appartiene a questa fascia la popolazione meno istruita e più avanti con gli anni, oltre che con difficoltà occupazionali di diverso genere.

Il gap appena citato spinge ben il 37% dei consumatori a non dotarsi di alcuna connessione internet, contribuendo così ad alimentare un circolo vizioso. Non avendo accesso alle informazioni necessarie per migliorare le proprie competenze, infatti, si allontana la possibilità di colmare la propria lacuna.

Secondo la Ue siamo indietro anche nell’uso dei servizi di e-commerce, nei quali più che comodità vediamo soprattutto poca affidabilità. Si tratta di una diffidenza tutta culturale, probabilmente accompagnata anche dallo scarso utilizzo della moneta elettronica.

Alto invece il livello di confidenza con l’internet mobile, complice la storica passione italiana per i cellulari. La diffusione degli smartphone è sicuramente agevolata da una buona rete 3G, dove una volta tanto non siamo indietro rispetto all’Unione Europea.