Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) di Roma Ovest ha intrapreso una causa pilota contro Alitalia per non aver rispettato la Carta dei diritti del passeggero oltre che il Regolamento CE 261/2004 che prevede il risarcimento pecuniario del cittadino in caso di disservizio e disagio.
La disavventura denunciata da un viaggiatore, che ha visto respinta la propria richiesta di compensazione finanziaria per un ritardo di oltre tre ore nel volo da Lamezia Terme a Roma Fiumicino, ha spinto l’associazione di consumatori a intervenire formalmente su quello che considera un modo per impedire il riconoscimento dei diritti del passeggero. La Carta prevede in questo tipo di situazioni anche una serie di attività di assistenza da parte della compagnia, quali la somministrazione di pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa e adeguata sistemazione presso albergo in caso di necessità di pernottamento.
“Il caso è vergognoso, il cliente – denuncia MDC -, dopo aver inoltrato il modulo alla compagnia ha trovato una mail di rigetto della richiesta, non ha inoltre usufruito di nessuno dei servizi previsti dalla Carta dei diritti del passeggero. Ma la cosa più grave è stata la totale mancanza di informazione, i passeggeri sono stati informati del ritardo solo dopo aver espletato tutte le procedure di imbarco oltre che essere raggiunti continuamente da informazioni frammentarie e confuse da parte del personale che prima ha annunciato la possibilità di pernottamento per poi smentirla con la partenza del volo”.
L’utente ha seguito le indicazioni per l’inoltro della richiesta, le giustificazioni del rifiuto sono insufficienti e il risarcimento è d’obbligo. Le distanze devono essere ridotte, anche quelle tra utenti e Alitalia.