Indagine Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino: “Oltre al ruolo di cura, le famiglie affidano alle badanti il compito di proteggere gli anziani dal rischio di truffe e raggiri”
Donna, sposata, sotto i 45 anni, con un buon livello di scolarità e proveniente dall’Est Europa. <DOC:3627|_blank>L’identikit “anagrafico” delle colf e delle badanti che lavorano in Italia (1 milione 554 mila nel 2010*), tracciato dall’indagine conoscitiva presentata oggi da Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino, conferma le fotografie degli studi e delle rilevazioni effettuate dagli istituti di ricerca negli ultimi anni.
Ma sul fronte della conoscenza e dell’esercizio dei diritti in qualità di cittadine-consumatrici?
L’indagine delle due associazioni, che chiude <RIF:2861|_self|>l’iniziativa “Badanti informate Famiglie protette” finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rileva innanzitutto la tendenza verso un’evoluzione nel ruolo della colf e della badante che va oltre quello di cura: ad esse, infatti, i 2 milioni e mezzo ** di famiglie, che ricorrono ai servizi di collaboratori domestici, riconoscono non solo il ruolo di supporto nel districarsi negli aspetti pratici della quotidianità (come scelta degli acquisti alimentari, la gestione delle bollette, il rapporto con la Pubblica Amministrazione, ecc.), ma anche quello di protezione rispetto al rischio per gli anziani di incorrere in truffe e raggiri.
“L’indagine – ha dichiarato Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Roma – dimostra che informare e rendere consapevoli dei propri diritti, in qualità di cittadine consumatrici, le straniere che lavorano nel nostro paese come colf e badanti rappresenta un valore aggiunto non solo per loro stesse, ma anche e soprattutto per le nostre famiglie, i nostri anziani e la nostra società. Per questo, hanno un significato importante iniziative come “Badanti informate Famiglie protette”, perché cercano di rispondere a quelle esigenze di informazione e conoscenza soprattutto nei settori dove le colf e le badanti si sentono meno sicure”.
Colf e badanti si sentono più preparate e sicure su problematiche legate alla sicurezza alimentare (il 51,5% del campione si dice abbastanza in grado di leggere le etichette alimentari), alle bollette (il 45,9% del campione afferma di essere abbastanza in grado di leggere e controllare una bolletta di gas, acqua, luce, telefono), alla scelta dei servizi più convenienti di erogazione di energia e gas (un buon 35,7% degli intervistati risponde di esserne abbastanza in grado).
Sulla conoscenza dei diritti sul fronte delle garanzie post-vendita va peggio: il 56% degli intervistati dichiara di essere per nulla o poco informato sulle procedure, mentre il 44% dice di esserne abbastanza o molto informato. Su quali sono i diritti di cui gode il cittadino che si rivolge agli sportelli della Pubblica Amministrazione, quasi il 50% dice di saperne poco e il 25% abbastanza.
E sono poco informate e autonome su argomenti quali il recesso di un contratto d’acquisto, la scelta dell’assicurazione o del conto corrente bancario, su aspetti legati all’acquisto o affitto di un’abitazione e le controversie condominiali, con il rischio, in parte dovuto alle difficoltà di integrazione linguistica e culturale, di trovarsi esposte a vessazioni, raggiri o truffe. Secondo i dati dell’indagine, infatti, il 72,8% si sente poco o per niente competente sulle procedure di recesso di un contratto di acquisto. Il 78,4% degli intervistati si sente poco o per nulla informato anche su come scegliere il conto corrente bancario più conveniente, l’85% non si ritiene competente se deve scegliere un mutuo o un finanziamento e calcolarne i costi. Quasi l’80% dichiara, inoltre, di non saper scegliere l’assicurazione più conveniente oppure di esserne poco competente.
Nonostante questo, le straniere intervistate ritengono che colf e badanti rivestano un ruolo abbastanza o molto importante proprio nell’aiutare le famiglie e gli anziani contro truffe e raggiri (l’80%). Così come le badanti, anche le famiglie italiane ritengono “molto” o “moltissimo” utile (quasi il 66%) informare e formare queste figure professionali sui temi riguardanti i diritti dei consumatori, al fine di promuovere una maggiore integrazione e aiutare, anche in questi aspetti pratici, gli anziani e le famiglie con cui vivono o per cui lavorano.
L’INDAGINE BADANTI INFORMATE FAMIGLIE PROTETTE
<DOC:3624|_blank>Scarica la parte 1 (PDF)
<DOC:3625|_blank>Scarica la parte 2 (PDF)
* Dati Censis: 1 milione 554 mila il numero di colf e badanti nelle case degli italiani, +43% rispetto al 2001, quando erano 1 milione 83 mila. ** Dati Censis: 2.451.328 di famiglie italiane che nel 2010 sono ricorse ai servizi di collaboratori domestici.
<DOC:3627|_blank>Scarica la Scheda con i dati Censi sull’identikit badanti (PDF)