Al momento stai visualizzando Diamanti da investimento, Movimento Difesa del Cittadino e Codacons: “Dopo le sanzioni chiediamo a società e banche una grande operazione di trasparenza per riformare il mercato a garanzia dei risparmiatori”
“Prendiamo atto dei provvedimenti con cui l’Antitrust, dopo una lunga istruttoria, ha definito due procedimenti che ci hanno visto partecipi, nei confronti  delle due principali società di vendita dei diamanti, Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment insieme alle  banche attraverso cui svolgono la vendita dei diamanti Unicredit e Banco BPM (per IDB), Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena (per DPI). A questo punto chiediamo alle società interessate e, soprattutto, agli istituti di credito una grande operazione trasparenza del mercato che auspichiamo da tempo a garanzia dei risparmiatori coinvolti”.
Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino e del Codacons dopo la sanzione di 15 milioni  di euro irrogata dall’Antitrust per le informazioni ingannevoli e omissive fornite al consumatore nelle operazioni di vendita.
Le due Associazioni dei consumatori si sono interessate  subito alla vicenda, avviando sin dal Marzo scorso un confronto con IDB e DPI che ha visto partecipi anche Unicredit e Intesa San Paolo con l’obiettivo di sviluppare un percorso di trasparenza a favore dei consumatori interessati a queste forme di investimento.
Sono oltre circa 120mila i risparmiatori che hanno scelto questo investimento considerato altamente difensivo rispetto agli strumenti finanziari come obbligazioni ed azioni.
L’obiettivo da perseguire con ancora maggiore decisione soprattutto dopo il provvedimento ella AGCM è la messa a norma delle informazioni precontrattuali e l’elaborazione di un codice etico che fisserà le buone prassi di vendita dei prodotti ed eliminerà tutti i profili di ingannevolezza e scorrettezza dalle pubblicità e dai prospetti informativi, prevedendo anche un supporto per eventuali problemi post vendita ed il diritto di recesso . “Crediamo fortemente che chi ha scelto di investire i uoi risparmi in questo bene rifugio vada tutelato anche nella fase del disinvestimento e che sia giunta l’ora di riformare finalmente questo mercato evitando un panic selling ingiustificato, dannoso per i risparmiatori e che li salvaguardi da speculatori pronti a riacquistare i diamanti venduti a prezzi stracciati e lunghi contenziosi giudiziari dall’esito molto dubbio vista la peculiarità dell’investimento”.