Il federalismo fiscale, introdotto dal D. Lgs. 6 maggio 2011, n. 68, malgrado non avesse dovuto produrre aumenti della pressione tributaria come recita l’art. 28 della legge delega 42/2009, rappresenterà una sciagura per una categoria specifica di cittadini: gli automobilisti. Lo afferma Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio, di cui fanno parte Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori.
E’ in arrivo infatti una ulteriore stangata per chi guida e possiede un’automobile, determinata dall’aggravio della pressione fiscale in favore delle casse provinciali. Il decreto in questione – spiega Casper – consente alle singole province di imporre una tassa aggiuntiva sulle polizze rc auto, con un’aliquota pari al 3,5% sull’importo netto del premio. Aliquota che si aggiunge a quel 12,5% di tasse che ogni automobilista già paga sulla propria assicurazione, e che produrrebbe un rincaro medio delle tariffe rc auto pari a 25 euro a polizza.
Cattive notizie arrivano anche sul fronte dell’Imposta provinciale di trascrizione, meglio nota come IPT che si versa in sede di acquisto delle vetture nuove o del passaggio di proprietà di quelle usate. Grazie al federalismo fiscale – proseguono Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori – cambieranno i parametri utilizzati per il calcolo dell’imposta, che saranno individuati sulla base della potenza e della classe d’inquinamento dei veicoli nella legge di stabilità di fine anno. Da subito però verrà abrogata l’agevolazione oggi esistente per le auto nuove e usate acquistate presso concessionari e rivenditori. Qui il rincaro è stratosferico e può arrivare al 700%.
“E’ una follia – dichiarano le associazioni di Casper – E’ impensabile, in un momento in cui gli automobilisti italiani sono massacrati dal caro-benzina e le polizze rc auto registrano rincari annui a due cifre, introdurre ulteriori aumenti per arricchire le casse delle province. Si tratta di provvedimenti sbagliati che tra l’altro danneggiano una categoria in particolare: quella degli automobilisti. E tutto questo avviene in attesa di sopprimere le Province, come recita la legge sul federalismo fiscale. Una vera e propria presa in giro per tutti gli italiani!”.
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