“La triste vicenda che ha coinvolto la famiglia Englaro sembra finalmente essere giunta alla fine, ma continueremo a combattere la nostra battaglia giuridica di fronte al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio per evitare il ripetersi di altri casi come quello della famiglia della povera Eluana”.
Lo dichiara il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) che con l’avvocato Gianluigi Pellegrino ha fatto ricorso al Tar Lazio contro la direttiva del Ministro del Welfare che impone alle Regioni e alle ASL di non permettere la sospensione della nutrizione forzata, prendendo a pretesto il caso di Eluana Englaro.
“Il ricorso, che sarà discusso nelle prossime settimane, è ancora valido, perché la direttiva del ministro Sacconi rimane un atto illegittimo da annullare assolutamente, onde evitare il verificarsi di centinaia di altri casi in tutto il Paese e di altri drammi come quello vissuto dalla famiglia Englaro”.
Secondo l’associazione, l’atto del Ministro è illegittimo e infondato perché:
– i principi costituzionali di libertà di cura non consentono di prescindere dalla volontà del paziente con riferimento alle cure da somministrare allo stesso;
– la riforma del Titolo V ha eliminato ogni riferimento all’ “interesse nazionale” e, quindi, non permette al governo centrale ingerenze nelle materie di competenza delle Regioni;
– la legge La Loggia n. 131/2003 ha esplicitamente vietato atti di indirizzo e coordinamento in materia sanitaria.
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