dell’Avv. Francesco Luongo – Presidente Nazionale del Movimento Difesa del Cittadino.

Tanti sconti e promozioni per il Black Friday (23 Novembre) ed il Cyber Monday (26 novembre) importati direttamente dagli USA ed ormai realtà anche in Italia, grazie all’impetuosa crescita dell’e-commerce. Confermate le previsioni del Politecnico di Milano, che ha stimato una spesa di circa un miliardo di euro concentratasi in prodotti Hi-Tech, giocattoli e piccoli elettrodomestici e milioni di consumatori pronti ad approfittare dell’opportunità per lo shopping pre-natalizio, evitando i tradizionali aumenti che precedevano le festività. Il 2018 sarà ricordato come l’anno in cui i Consumatori italiani e i big dell’e-commerce hanno abolito de facto la normativa che vietava i saldi 40 giorni prima di Natale, permettendo anche al commercio tradizionale di avvantaggiarsi del forte trend pubblicitario che ha caratterizzato anche i social network. Dalle farmacie ai centri commerciali, passando per i piccoli negozi, il “Venerdì Nero” ed il “Lunedì Cibernetico” si sono trasformati in una curiosa “settimana” di offerte durata 8 giorni. Il potere dei consumatori nell’era digitale e la pervasività del nuovo sistema di consumo h24, agevolato dalla progressiva diffusione di internet ad alta velocità, rende possibile già il 31% degli acquisti direttamente dagli Smartphone. Consumismo spinto ed una rivoluzione della consumers life che sta imponendo al commercio tradizionale di ripensare integralmente i parametri della “customer experience”, sul fronte emozionale e nei pagamenti anch’essi sempre più digitali. Alle carte di credito, utilizzate nel 64% delle spese on line, in pochi anni si sono affiancati sistemi come Paypal (32%) che hanno messo nell’album dei ricordi i tradizionali bonifici (2%) e contrassegni (2%) senza contare i tanti nuovi e-Wallet come ApplePay, Satispay, Amazon Pay e Masterpass. I consumi sono cambiati e l’interazione tra domanda ed offerta si è evoluta di pari passo con una globalizzazione che ha annullato le barriere spaziali, permettendo acquisti in altri paesi (cross border) con un semplice clic. L’evoluzione tecnologica dei mercati vede tuttavia un consumatore italiano ancora vittima di asimmetrie informative che sono emerse nell’indagine svolta da Consumers for Digital Payments (MDC-UDICON-Assoconsum), in collaborazione con YouTrend. Solo il 22% degli intervistati sapeva di avere 14 giorni di tempo per cambiare idea sull’acquisto effettuato e appena il 4% del campione di poter richiedere un rimborso entro 60 giorni dall’acquisto se il prodotto comprato non è conforme alle caratteristiche dichiarate o è difettoso. Numeri impietosi che chiariscono quanto ci sia ancora da fare sull’educazione al consumo nell’Italia “del  cambiamento”.