Un dipendente della cooperativa impegnata nelle operazioni di abbattimento dei volatili malati di influenza aviaria in Emilia-Romagna ha registrato il terzo caso di contagio umano. Il lavoratore è stato sottoposto ad isolamento domiciliare e gli sono state fornite indicazioni igieniche da seguire ed è in sorveglianza attiva fino a guarigione clinica.
Il Ministero della Salute tranquillizza precisando che “a differenza di altri virus aviari (quali ad esempio H7N9 o H5N1), H7N7 tende a dare nell’uomo una patologia di lieve entità (come la congiuntivite), come già osservato in un focolaio umano verificatosi anni fa in Olanda. Essendo rara la trasmissione da persona a persona, i focolai umani tendono ad autolimitarsi, per cui il rischio di comunità è estremamente basso o addirittura irrilevante”. Il virus provocherebbe esclusivamente una congiuntivite, in alcuni casi anche lievi sintomi simil-influenzali (es. febbre, dolori muscolari, mal di testa, mal di gola, tosse) o congiuntivite associata a questi ultimi.
E’ importante, quindi, che i consumatori sappiano che il consumo di carni avicole e di uova non comporta alcun pericolo di trasmissione all’uomo del virus influenzale e che il sequestro delle uova viene disposto esclusivamente come misura cautelare per evitare la trasmissione del virus ad altri avicoli.