Al momento stai visualizzando Mense scolastiche, accesso negato per la metà degli alunni. Il Movimento Difesa del Cittadino chiede conto al Ministero dell’Istruzione

“E’ possibile vivere in un Paese che nega l’accesso alla mensa scolastica alla metà degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado?” Se lo chiede il Movimento Difesa del Cittadino rilanciando i dati sconcertanti emersi dal rapporto “(Non) Tutti a Mensa 2017” di Save The Children. “Quello che dovrebbe essere considerato un servizio pubblico essenziale, oltre che un importante momento di condivisione da valorizzare nell’educazione alimentare dei nostri figli, diventa motivo di disparità e di umiliazione per chi viene escluso – denuncia il Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, l’Avv. Francesco Luongo – Non possiamo permetterci un sistema scolastico pubblico che, in assenza di regole condivise o inseguendo una certa ottusità burocratica, non permette alla metà delle famiglie di avvalersi di un importante strumento di educazione alimentare e di inclusione scolastica. Addirittura al Sud si toccano punte dell’80% di esclusione, un dato più che allarmante se consideriamo che l’accesso alla mensa scolastica rientra nel pieno godimento del diritto allo studio e del diritto alla salute”.
“Una realtà che contrasta in pieno con il disegno di legge sulla ristorazione collettiva, presentato dal Governo proprio quest’estate, che considera i servizi di ristorazione scolastica parte integrante delle attività formative ed educative erogate dalle istituzioni scolastiche. Chiediamo al Ministero dell’Istruzione di prendere una posizione rispetto ai dati di Save The Children. Nel frattempo la nostra Associazione raccoglierà le denunce delle famiglie cui viene negato il diritto alla mensa scolastica”.