La campylobatteriosi si conferma la malattia zoonotica più frequentemente segnalata nell’uomo, seguita dalla salmonella. E’ quanto emerge dalla Relazione sintetica dell’Unione europea sulle tendenze e sulle fonti di zoonosi, agenti zoonotici e focolai infettivi di origine alimentare nel 2011 elaborata congiuntamente dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
Aumentano i casi di  campylobatteriosi: nel 2011 sono stati segnalati complessivamente 220.209 casi di infezione nell’uomo, il 2,2% in più rispetto al 2010. Icasi di Salmonella nell’uomo continuano invece a diminuire, facendo registrare un calo per il settimo anno consecutivo. Mentre per quanto riguarda un’altra malattia zoonotica, l’Escherichia coli, la relazione evidenzia un aumento influenzo però dal focolaio epidemico verificatosi nell’estate del 2011.
“La buona notizia è che continua la tendenza positiva alla diminuzione dei casi di Salmonella nell’uomo e nel pollame. Tuttavia l’aumento dei casi di infezione da Campylobacter e VTEC evidenzia la necessità continua di monitorare e controllare la presenza di tali batteri nella filiera alimentare, per ridurre il rischio di esposizione umana”, ha dichiarato Pia Makela, responsabile dell’unità Monitoraggio biologico dell’Efsa.
Ma cosa sono le malattie zoonotiche? Sono infezioni che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra animali ed esseri umani. Nel caso della campylobatteriosi, il batterio (Campylobacter) può essere presente nella carne di pollame cruda, suini e bovini. La principale fonte di infezione è il consumo di carne di pollo poco cotta o di prodotti alimentari pronti per l’uso che sono stati in contatto con carne di pollo cruda. La Salmonellasi si ritrova comunemente negli intestini di uccelli e mammiferi sani. Negli alimenti è rinvenuta più di frequente nelle uova e nella carne cruda di suini, tacchini e polli. Può trasmettersi all’uomo attraverso il consumo di cibi contaminati.
Ricorderemo infine il batterio Escherichia coli (E. coli) e l’emergenza che scattò nell’estate 2011. Si tratta di un batterio che si trova naturalmente nell’intestino di tutti gli esseri umani e di tutti gli animali, fa parte della normale flora intestinale ed è solitamente innocuo. Tuttavia esistono alcuni tipi di ceppi di E. coli che rappresentano un rischio serio per la salute umana
A cura di Silvia Biasotto