L’IVA va applicata anche alla TIA 1, quella in vigore in quasi tutti i comuni. Lo ha stabilito, pronunciandosi, con circolare dell’11 novembre scorso, il Dipartimento delle Finanze del MEF. Muoiono qui, con un orientamento contrario del MEF rispetto a quello della Corte Costituzionale, tutte le speranze di vedersi rimborsare l’IVA sulla Tariffa Rifiuti.
Lo dichiara il Movimento Difesa del Cittadino (MDC), che fin dall’inizio ha seguito la vicenda tramite Massimiliano Astarita, presidente della sede di Civitavecchia, e che sta ora valutando nuove iniziative da intraprendere: “A nulla sono valse le proteste e i milioni di moduli di richiesta di rimborso presentati dai cittadini: solo dal sito della sede locale MDC Civitavecchia <LINK:http://www.mdc-civitavecchia.org|_blank>http://www.mdc-civitavecchia.org sono stati scaricati oltre 16.000 moduli! Riteniamo – spiega Astarita – che una sentenza della Corte Costituzione abbia ancora un valore in Italia, anche se, leggendo questa circolare, sembra quasi dimostrare il contrario”.
Tutto inizia questa estate con un O.D.G. presentato alla Camera dall’ Onorevole Bruno Murgia in base al quale l’emendamento che rendeva possibile applicare l’Iva alla TIA 2 (quella non ancora in vigore) era estendibile anche alla TIA 1 (quella usata dai comuni che non applicano più la TARSU). In questo Ordine del Giorno si afferma che se, in base all’interpretazione data questa estate, la TIA 2 non ha natura tributaria e quindi è applicabile l’IVA, anche la TIA 1, nonostante quanto affermato dalla Corte Costituzionale, è una tariffa e non un tributo, e quindi l’applicazione dell’IVA è legittima. Usando le parole del Dipartimento delle Finanze: “Si esprime, quindi, il parere che la TIA1 debba continuare ad essere assoggettata all’IVA”.
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