“L’informazione chiara, realistica e non allarmistica è essenziale per aiutare i consumatori a effettuare scelte consapevoli. Il sequestro effettuato dai Nas di circa 5 tonnellate di hamburger a marchio “Steaks Country” (l’azienda francese che è all’origine dell’infezione per batterio E.coli dei sette bambini francesi) e l’invito ai cittadini a non consumare prodotti di questa marca rientra nell’attività di gestione del rischio da parte delle istituzioni”. È questo il commento di Silvia Biasotto, responsabile Sicurezza Alimentare del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) sul sequestro di 5 tonnellate di hamburger effettuato ieri dai Carabinieri NAS.
“L’indicazione dell’origine del prodotto in etichetta, in questo caso carne bovina, – spiega Biasotto – consente al consumatore stesso di orientare il proprio comportamento a scopo cautelativo, senza dover far precipitare i consumi di un intero comparto merceologico, come avvenne nel caso dell’aviaria. Ricordiamo però che se si tratta di prodotti trasformati (ad esempio polpette con l’aggiunta di altri ingredienti) non è necessario indicare la provenienza. Per questo è importante che la legge sull’etichettatura, approvata lo scorso gennaio, che prevede l’obbligo di presenza in etichetta dell’origine anche per le materie prime prevalenti dei trasformati, possa ricevere l’ok dell’Europa ed entrare presto in vigore nel nostro Paese. Restiamo comunque in attesa dei risultati delle analisi del sequestro avvenuto in Italia”.