“Non possiamo che essere d’accordo con lo sciopero indetto dall’ACI per il 6 giugno, si è arrivati a un punto in cui è necessaria un’azione forte e unitaria, se si pensa agli aumenti degli ultimi mesi, alle accise che gravano pesantemente sul prezzo finale della benzina, l’automobile diventa solo un lusso di pochi e invece deve tornare a essere un bene di molti”.
Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) sostiene le ragioni dello sciopero, secondo i dati dell’Aci infatti, una famiglia quest’anno spenderà 1.680 euro in carburanti, il 20% in più. A questo costo si aggiungono le spese per l’assicurazione, la manutenzione, i parcheggi, i garage e i pedaggi, che portano il costo dell’auto a oltre 3500 euro l’anno. Nel 2011, questa cifra era di 3.278 euro.
“Invitiamo gli automobilisti – continua l’Associazione – a non fare rifornimento, il Governo sta penalizzando un settore importante del nostro Paese considerando che in ogni famiglia è presente almeno un’automobile e che il mantenimento dei costi sta diventando insostenibile per la maggior parte in questo tempo di crisi”.