Indagine Adiconsum e Movimento Difesa del Cittadino: soltanto un terzo tra gli anziani dichiara di sapere cosa sia il credito al consumo e di conoscere i vari tipi di strumenti finanziari per la gestione del bilancio familiare.

Roma, 25 giugno 2012 – La situazione di crescente difficoltà economica, che sta coinvolgendo sempre più larghi strati della popolazione, comporta inevitabilmente una crescita del sovraindebitamento, soprattutto tra gli anziani.
L’indagine “Anziani e povertà” che chiude l’iniziativa “Linea Terza Età – Insieme contro la Povertà” promossa da Movimento Difesa del Cittadino e Adiconsum, con il finanziamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rileva innanzitutto una diffusa situazione di incertezza economica tra la popolazione anziana, che vive spesso in condizioni di marginalità e di disagio.
Più della metà degli intervistati denuncia di non avere risorse sufficienti a far fronte a tutte le proprie necessità, uno su tre di aver dovuto attingere ai propri risparmi, uno su dieci ha dovuto chiedere un prestito. Solo il 53,91% conosce la differenza tra “indebitamento” e “sovraindebitamento”, conoscenza che diminuisce all’aumentare dell’età anagrafica, mentre la percentuale che legge il materiale informativo e le clausole prima di sottoscrivere un contratto di finanziamento è del 57,31%. Ciò favorisce il verificarsi di quelle “brutte sorprese” che molti dichiarano di aver avuto dopo la stipula di un contratto, lamentando anche con una certa frequenza di essere stati fuorviati dai consigli e le informazioni di un agente o mediatore finanziario.
Dai risultati della ricerca si denota inoltre anche un’insufficiente attitudine alla gestione del bilancio familiare considerando che meno della metà degli intervistati programma le proprie entrate ed uscite, affidandosi piuttosto ad una generalizzata prudenza ed alla parsimonia nelle spese quotidiane.
“Questo progetto – dichiara Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – assume una certa importanza in un momento di difficoltà del nostro Paese e i nostri sportelli di assistenza, collocati presso le varie sedi territoriali, hanno evidenziato proprio questa situazione di disagio. Riteniamo che le Associazioni dei consumatori debbano farsi carico anche di questo ed essere coinvolte in progetti come “Linea Terza Età” rappresenta una cosa importante anche per noi”.
“Il periodo di recessione che stiamo attraversando – dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum – colpisce soprattutto le fasce più deboli del paese, ed in particolare, i pensionati con redditi che vanno da 500 euro a 1.000 euro. Il progetto, che si è sviluppato anche con le nostri sedi locali, vuole dare un aiuto concreto a queste fasce di consumatori che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”.
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