Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) Genova e Liguria da tempo ha sollecitato i Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente per adeguare la normativa sull’inquinamento acustico, sia per quanto riguarda i Decreti attuativi dell’Art. 80 comma VI del Codice della Strada (1992 ! ! !) sia per quanto riguarda la possibilità di intervento effettivo  e immediato della revisione dei veicoli al momento in cui la Polizia Stradale (Polizia Locale, Vigili Urbani, ecc…) rilevano l’infrazione o la probabile non adeguatezza della situazione del veicolo.

Le risposte che sono giunte dai Ministeri sono insoddisfacenti e, comunque, non hanno portato a nessun risultato, per cui la nostra associazione ha dovuto presentare questo ESPOSTO alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Rimbalzare la responsabilità alle autorità locali (Comuni) non serve a nulla. Se manca un Decreto specifico che regolamenti la Disciplina della Revisione dei veicoli riguardo all’inquinamento acustico, gli Agenti di Polizia Stradale, e similari, non possono essere in grado di applicare compiutamente quanto prescritto dalla norma dell’Art. 80  (V comma del Codice della Strada). La Revisione periodica con rilascio del così detto “bollino blu” non ha dato i suoi frutti. Inoltre, oggi il “rilascio” di detto “bollino” non è più in vigore.

Ringraziamo il Prof. Gian Paolo Bellone (Responsabile dell’Ufficio Vertenze Legali del MDC Liguria)  e l’Avv. Marco Romeo che si sono interessati ed impegnati per cercare di ottenere, ora, quanto sopra ricordato con un Esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Resta da dire che è veramente demoralizzante che non si facciano subito i Decreti attuativi, non si controlli che le disposizioni di Legge vengano attuate e, se si vedono delle difficoltà di attuazione, non si provveda per tempo.

Sembra incredibile che, dopo 20 anni di non funzionamento della norma sull’inquinamento atmosferico (pur a seguito di indicazioni europee e adeguamento italiano), si sia verificato un solo intervento di una associazione, quale il Movimento Difesa del Cittadino. E, oltre tutto, si “fatichi” ad ottenere quanto segnalato e richiesto, nonostante si abbiano sotto gli occhi le problematiche sollevate dall’inquinamento atmosferico.

Si fa presente che a Genova i Vigili Urbani sono inviati a controllare il “rumore” prodotto dagli impianti fissi  (in genere da bar con dehor, da palestre, ecc…), ma non sono messi in servizio per gli impianti mobili, cioè i veicoli, che producono l’abbondante maggioranza dell’inquinamento acustico (76% dell’inquinamento acustico in città).

E ci sarebbe anche da ricordare l’inquinamento atmosferico che proviene dal Porto di Genova.

Su questo settore non abbiamo avuto neppure una risposta dai due Ministeri. Gli abitanti delle “palazzate”, che circondano il porto, sono disperati, specie per il rumore notturno.

E vi sono anche le polveri (comprese quelle della centrale elettrica a carbone) ed i fumi delle navi che hanno sempre i motori accesi.

Non seguono quanto previsto dalle leggi internazionali e il porto di Genova non ha ancora la elettrificazione nelle banchine per sostituire i rumorosi motori.

E le cose peggioreranno quando arriveranno le più grosse navi dopo i lavori di scavo (con le forti scosse delle mine per approfondire il bacino di carenaggio) per permettere il loro ancoraggio alle banchine portuali più vicine alle abitazioni.

MDC Genova
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