“La rilevanza del lavoro dell’EFSA per i consumatori europei è evidente dalla diversità delle attività svolte. Solo nel 2013 sono stati  più di 600 i risultati scientifici emessi per l’intero ambito della catena alimentare e che hanno consentito decisioni basate sull’evidenza da adottare per proteggere i nostri cittadini”, ha detto Sue Davies a capo del Consiglio di Amministrazione dell’Autorità.
La relazione si apre proprio con la descrizione dell’attività di consulenza sulle tante questioni di sicurezza alimentare giunte sul tavolo EFSA. Tra le problematiche principali ci sono quella dell’horsegate, la carne di cavallo contaminata di fenibutazone e che non doveva essere presente in preparazioni a base di manzo, il virus dell’epatite A nei frutti di bosco, la diffusione della febbre della valle del Rift nei Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un’altra azione sviluppata nel corso del 2013 è stata la valutazione da rischi biologici sull’ efficacia dei metodi di tipizzazione molecolare per la rilevazione e identificazione della  Salmonella, Escherichia coli, Listeria e Campylobacter .
Per quanto riguarda la valutazione di prodotti e claims già operativi si ricorda il caso dell’aspartame . Proprio a fine 2013 l’Efsa ha concluso che l’aspartame è sicuro per il consumo umano sulla base degli livelli attuali di esposizione. La revisione globale è seguita a due bandi pubblici per la raccolta di  dati che hanno messo a disposizione una grande quantità di informazioni scientifiche. L’ EFSA ha ricevuto oltre 200 osservazioni durante la consultazione pubblica sulla bozza di parere, tutti dei quali considerati. Durante la fase di consultazione l’EFSA ha inoltre tenuto un’audizione con le parti interessate .
Prosegue infine la politica per trasformare l’Autorità in un ente sempre più indipendente e trasparente. Dopo il difficile periodo del 2011 e del 2012, quando si rilevarono conflitti di interesse tra i membri del consiglio di amministrazione, l’EFSA ha intrapreso una nuova politica di trasparenza che vede l’Authority impegnata a fornire relazioni periodiche su l’attuazione della nuova politica e una al Parlamento.
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