Al momento stai visualizzando Moneta elettronica: la direttiva UE non tutela i consumatori

I risultati dell’ultima indagine IPSOS – Moneta elettronica: L’Unione Europea non garantisce i diritti ai consumatori – realizzata per Italian E-Payment Coalition (IEPC) non lasciano dubbi: la direttiva europea che disciplina i pagamenti con moneta elettronica danneggerà i consumatori su cui ricadranno i crescenti costi causati dal provvedimento. Ne è convinto il 79% degli intervistati, su un campione composto da 800 persone. Solo l’11% e l’8%, rispettivamente, ritengono invece che la riduzione delle commissioni interbancarie sui pagamenti con carta provocherà costi crescenti per banche e commercianti.

La presidenza italiana in carica da domani 1° luglio dovrebbe far sentire la propria voce e chiedere che la direttiva non venga approvata: è quello che pensa il 54% degli intervistati, mentre solo il 19% non ne ritiene necessario l’intervento; il 27% non ha un’opinione.

“È venuto il momento di essere ascoltati – dichiara Antonio Longo, presidente di Italian E-Payment Coalition – e la presidenza italiana in carica da domani non può esimersi dal farlo. La Coalizione che presiedo chiede che venga modificata la direttiva Ue per evitare ricadute sulla vita di tutti i consumatori europei. L’indagine IPSOS rivela, una volta di più, che il provvedimento che ridisegna il sistema dei pagamenti digitali nell’Eurozona avrà pesanti ricadute sui consumatori. È il segreto di pulcinella: il cap unico sulle transazioni causerà minori introiti per le banche e maggiori risparmi per i commercianti. Si tratta di un cocktail letale per i cittadini: le banche aumenteranno i costi dei conti correnti e i negozianti non abbasseranno di un centesimo i prezzi. Noi non vogliamo che a pagare siano sempre gli stessi, cioè tutti noi: per questo continueremo in tutti i modi a farci sentire

Le modifiche dovranno scongiurare gli aumenti dei costi bancari e dovranno garantire la certezza del calo dei prezzi. I commercianti sono i grandi beneficiari del provvedimento, grazie alla riduzione dei costi a loro carico. Nella logica dell’UE questo risparmio dovrebbe favorire il calo dei prezzi: ma siamo davvero sicuri che i negozianti abbasseranno i prezzi? Il 53% del campione giudica questa probabilità bassa, il 29% molto bassa, il 15% medio/alta e solo il 3% la ritiene alta.

A proposito di introiti, il cap unico disposto dalla direttiva (vale a dire un tetto fisso alle commissioni interbancarie) determinerà una riduzione dei ricavi per le banche. Se qualcuno si stesse chiedendo dove verranno prese le risorse per mantenere sicuro ed efficiente il sistema dei pagamenti elettronici la risposta – secondo il sondaggio – è nei possessori delle carte di plastica. IPSOS rivela che il 45% del campione ritiene molto alta la probabilità che aumentino i costi di gestione dei conti correnti, mentre per il 41% quest’evenienza è addirittura molto alta.

IEPC in sintesi: Italian E-Payment Coalition (IEPC) è un’iniziativa di Assoutenti e del Presidente Furio Truzzi, di Cittadinanzattiva onlus e del Segretario generale Antonio Gaudioso, di Confconsumatori e del Presidente Mara Colla, di Movimento Difesa del Cittadino e del Presidente Antonio Longo. IEPC nasce per informare il cittadino al corretto uso della moneta elettronica e lavora per realizzare il sogno di una società cashless.

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