Al momento stai visualizzando Italia Digital: MDC segnala all’Antitrust la certificazione di affidabilità del sito ‘eKomi’

Continua l’impegno del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) sul caso Italia Digital a tutela dei consumatori truffati. Dopo aver presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Lucca nei confronti della società ed un esposto all’AGCM, MDC torna sull’argomento segnalando all’Antitrust la eKomi Ltd, società tedesca con sede a Berlino, specializzata nella gestione professionale dei feedback rilasciati dai clienti degli shop online.

Stando a quanto riportato sul proprio sito la eKomi sarebbe “leader nel settore nella gestione delle opinioni dei clienti, offre un servizio innovativo, non manipolabile e quindi totalmente affidabile. Attualmente eKomi gestisce milioni di feedback di clienti per conto di migliaia di negozi online in otto diversi paesi”.

Il problema per MDC è che nonostante la chiusura dei 5 siti facenti capo ad Italia Digital, www.affaricerti.it, www.mediaprezzi.it, www.affaridigitali.it, www.megaprezzi.it, www.italiadigital.it, seguita alle denunce ed all’inchiesta della Procura della Repubblica di Lucca, la eKomi continua a qualificarne i portali come “Premiati con il certificato standard di approvazione eKomi”.

Secondo l’associazione di consumatori la persistenza di tali informazioni ad oltre un mese dallo scandalo e di un giudizio di approvazione evidentemente inattendibile, integra una ipotesi di pratica commerciale scorretta ai danni dei consumatori che ha deciso di sottoporre al vaglio dell’Antitrust.

“E’ tempo di intervenire sulla giungla delle certificazioni ed attestazioni di affidabilità dei negozi online da parte di aziende private e consorzi veri o presunti tali – commenta  in proposito l’Avv. Francesco Luongo, Vicepresidente nazionale  MDC. Come già avvenuto con Trip Advisor chiediamo all’Autorità di verificare il processo di attribuzione dei marchi di affidabilità ai siti di e-commerce da parte delle società di gestione dei feedback sanzionando quelle che, dopo i doverosi accertamenti, vengano scoperte ad attribuire certificazioni farlocche che danneggiano non solo i consumatori ma anche la crescita dell’e-commerce nel Paese”.