Al momento stai visualizzando Nubifragi e danni a Modica. La denuncia di MDC sui pericoli della mancata messa in sicurezza degli alvei fluviali

Due giorni di pioggia battente accompagnata da vere e proprie bombe d’acqua nella giornata del 22 gennaio hanno ridotto la città di Modica allo stremo, è la denuncia della sede di Modica del  Movimento Difesa del Cittadino.
Già sabato pomeriggio veniva diramato dal Sindaco un comunicato nel quale si invitavano i modicani a ridurre le uscite soprattutto per la giornata di domenica, in quanto era stata diramata per le province di Ragusa e Siracusa un’allerta arancione, mentre per le provincie di Catania e Messina, la stessa diventava rossa. E la pioggia sferzante investiva la città nella giornata del 22. Solo però a notte fonda arrivava notizia che lunedì 23 le scuole di ogni ordine e grado sarebbero rimaste chiuse.
Lunedì mattina la città si sveglia (per quanti hanno dormito…) sotto un pallido sole e comincia la vera conta dei danni… svariati milioni! La zona più colpita, oltre alle campagne dove sono pochi “i muri a secco” che hanno resistito, è un quartiere tra Modica bassa e Modica alta, inteso come “A Funtana”. Proprio da lì nel settembre del 1902 arrivò la piena del Torrente che portò morte e distruzione a Modica Bassa, proprio lì, dove sono sorti, nell’alveo, negli ultimi anni un complesso di palazzine dalle quali sono stati evacuati gli abitanti forse appena in tempo.
Le foto dei gravissimi danni subiti dagli edifici testimoniano drammaticamente le responsabilità degli  amministratori e dirigenti che ne hanno dato il benestare alla costruzione senza alcuna messa in sicurezza delle aree.