Al momento stai visualizzando Ostriche con biotossine paralizzanti. Attenzione la cottura non elimina i rischi

Due richiami e diversi lotti coinvolti di ostriche contaminate da biotossine PSP. Lo ha fatto sapere il Ministero della Salute con due documenti di richiamo che riguardano le ostriche della società Bonapesca Srl con sede dello stabilimento in provincia di Ferrara e ostriche della M .Gi.B anche queste in provincia di Ferrara.

Come spiega in una nota la Asl di Ferrara le tossine PSP (Paralytic shellfish poisoning) sono prodotte da specie algali appartenenti al genere Alexandrium.
Particolarità di questa tossina è la resistenza al calore, la stabilità in ambiente acido ma non in quello alcalino. La sua azione provoca il blocco della trasmissione degl’impulsi nervosi al sistema muscolare e scheletrico con conseguente paralisi respiratoria e morte.
I primi sintomi si manifestano dopo una trentina di minuti dall’ingestione di molluschi contaminati e comunque l’azione è commisurata alla quantità di mollusco ingerito. La terapia più immediata rimane il lavaggio gastrico, visto che la tossina è instabile in ambiente alcalino, è utile somministrare bicarbonato di sodio.

Per Bonapesca si tratta di prodotti in cassette di legno da 3 kg con livelli di tossine pari a 1824 µg/kg. Lotti coinvolti: 2.

  • 81440024312 
  • 8144024313

ostriche1Per M.Gi.B si tratta di 200kg di ostriche concave  vendute in cassette di legno da 1kg e 3kg. Lotti coinvolti: 20.

  • 29965 e 29966 – scadenza 11/11/17
  • 29984, 29985, 29994 e 29998 – scadenza 12/11/17
  • 30007, 30008, 30009 e 30016 – scadenza 13/11/17
  • 30055, 30030, 30044, 30056, 30039, 30045 e 30043 -scadenza 14/11/17
  • 30095, 30084 e 30088- scadenza 14/11/17