Al momento stai visualizzando Saldi, il Movimento Difesa del Cittadino denuncia scarsa trasparenza nei siti di e-commerce: non si indica il prezzo di partenza

E’ scattata l’ora dei saldi invernali: le svendite tanto attese partiranno in quasi tutte le Regioni il 5 gennaio e c’è già chi prospetta clamorosi flop di vendite.

“Dopo i vari Black Friday e Cyber Monday, cui sono seguiti gli acquisti “obbligati” dei regali di Natale, i consumatori non avranno granché da spendere – commenta il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo – Secondo le stime quasi un italiano su due (il 47%) approfitterà dell’occasione per fare almeno un acquisto con un budget che comunque non supera i 150 euro. Inoltre il 41% valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se acquistare o meno. Ed è proprio sulle percentuali di ribasso che si gioca una partita sempre meno trasparente – denuncia Luongo – Chi acquista online sa che i principali siti hanno iniziato ad applicare gli sconti già da tempo. Ad esempio su Amazon vengono pubblicizzati da tempo gli sconti del 50% su tantissimi prodotti, a cominciare dall’abbigliamento invernale. Tutto questo avviene in un contesto di scarsa trasparenza poiché, non indicando i prezzi di partenza, si aggira la normativa sui saldi, in contrasto con il Decreto legislativo n. 114/98 in materia di disciplina del commercio che, all’art. 15, quanto ai saldi stabilisce che “lo sconto o il ribasso effettuato deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che deve essere comunque esposto”. Si tratta di una indicazione fondamentale che paradossalmente nell’e-commerce sembra essere ignorata” conclude il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino.

L’Associazione mette poi in guardia i consumatori dalle truffe sulla rete riassumento alcuni consigli in un utile decalogo per fare acquisti in sicurezza:

  1. Digitare le giuste parole chiave fa la differenza: accertarsi che la ricerca conduca al sito diretto o a siti autorizzati alla vendita di quello che stai cercando. Anche venditori truffaldini sfruttano indicizzazioni e campagne ad hoc per posizionarsi sui motori di ricerca.
  2. Leggere sempre le informazioni del prodotto e prestare attenzione alle foto: anche in rete le descrizioni devono essere complete ed esaustive comprendendo tutte le informazioni necessarie per capire la qualità di quello che stiamo acquistando. Le immagini dei prodotti non devono lasciar dubbi a chi sta per effettuare l’acquisto, devono essere di buona qualità e inquadrare l’oggetto nel suo complesso, non basta la foto al marchio.
  3. Valutare da chi si acquista. Quando si compra online lo si può fare direttamente dal sito dell’azienda oppure in siti web di intermediari. In quest’ultimo caso “è bene verificare da chi è il soggetto da cui si sta effettivamente acquistando. Nelle pagine web deve essere indicata la partita Iva, obbligatoria, e per verificare che esista e corrisponda ad una società reale, basta fare un veloce controllo sul sito dell’Agenzia delle entrate. A disposizione c’è un apposito motore di ricerca, che si trova facilmente nel portale. Scandagliando i contenuti in rete, si possono scovare utili informazioni dai commenti di altri utenti.
  4. Saldo vero o falso? Verificare che il saldo sia effettivo, controllando il prezzo originario del prodotto e la percentuale di ribasso. Non tutti i venditori indicano queste informazioni.
  5. Attenzione ai costi aggiuntivi: un prezzo troppo basso potrebbe nascondere un prodotto di minore qualità o addirittura falso. Ma facciamo attenzione anche ad eventuali spese di spedizione o imposte (IVA) che possono far lievitare notevolmente il prezzo iniziale. Un sito affidabile dà con chiarezza tutte le informazioni sui costi aggiuntivi.
  6. Attenzione alle catene di San’Antonio. Sul web si stanno diffondendo siti specializzati in super offerte, dove è possibile trovare prodotti, dallo smartphone ultimo modello al capo d’abbigliamento firmato, scontati fino all’80%. Spesso, però, dietro questi siti si cela il meccanismo della catena di Sant’Antonio che è alla base delle vendite piramidali. Lo sconto, infatti, si applica solo a chi convince altri “amici” a fare acquisti che, a loro volta, dovranno convincere tanti altri consumatori ad acquistare dal sito seguendo lo stesso schema. Un vecchio trucco che è bene evitare per non rischiare brutte sorprese.
  7. I reclami: in caso di prodotto danneggiato o non conforme, il venditore ha l’obbligo di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione della merce o, se non è possibile, applicare un’ulteriore riduzione del prezzo o restituire in toto quanto pagato. In caso di prodotti non richiesti, il consumatore non deve mai pagare nulla.
  8. Il diritto di recesso: anche online abbiamo a disposizione 14 giorni dalla consegna del prodotto per ripensarci e restituire quanto acquistato. Lo stabilisce il Codice del Consumo prevedendo però alcune eccezioni: è opportuno quindi verificare sempre le indicazioni sul recesso pubblicate dal venditore sul sito selezionato.
  9. Come pagare in sicurezza: sono tanti i modi per pagare online, dalle carte di credito o debito ai bonifici. L’importante è farlo in sicurezza, usando una connessione protetta, verificando che l’indirizzo web inizi per https (non http) ed accertandosi sempre che durante la transazione in basso a destra della finestra compaia l’immagine di un lucchetto. Trovate preziosi consigli sulla pagina della nostra campagna PAGO SICURO e SOS POS
  10. Tutelare la privacy: controlliamo che sul sito sia presente l’informativa dedicata alla privacy, obbligatoria per i venditori e-commerce, con le modalità di trattamento dei dati e l’eventuale trasmissione a terzi delle informazioni personali. Il consiglio è di rilasciare solo i dati strettamente necessari per la transazione e la consegna dei beni.