“Disinnescare gli oltre 23 miliardi derivanti dall’aumento dell’ Iva previsti per evitare il crollo dei consumi ed il colpo di grazia ai bilanci delle famiglie italiane” questo l’appello del Movimento Difesa del Cittadino dopo che la Ragioneria Generale dello Stato sembra aver escluso allo stato la possibilità di non attivare le famigerate clausole di salvaguardia.
L’associazione di consumatori ricorda che dal 1° gennaio 2020, in base alla legge di bilancio approvata, l’Iva ordinaria è destinata a salire dal 22 al 25,2% dal 2020 (e poi al 26,5% dal 2021), mentre per quella al 10% si prevede un rialzo al 13%, sempre dal 2020.
<<Le stime più autorevoli parlano chiaro e tondo di un salasso da 724 euro per una famiglia con due figli, 509 euro per una coppia di pensionati e 429 euro per un single – denuncia Francesco Luongo, Presidente Nazionale del Movimento – con buona pace del misero 0,5% di crescita della spesa previsto per il 2019 dall’ISTAT in un contesto di consumi al palo come dimostra il -3,3% delle vendite al dettaglio di marzo rispetto al 2018 chiuso con un modestissimo + 0,1%>>.
MDC denuncia la totale assenza di politiche per il rilancio dei consumi e della consapevolezza dei consumatori italiani, alle prese con una crisi economica che perdura ormai dal 2008, e chiede al Premier Conte e ai Vice Premier Di Maio e Salvini un intervento risolutivo che chiarisca finalmente la situazione.