«Siamo sempre più preoccupati da quanto sta avvenendo nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria totalitaria avviata da Intesa Sanpaolo sulle azioni di UBI Banca. Un’importante operazione di mercato che cambierà per sempre il volto del sistema bancario italiano si sta trasformando in una guerra senza esclusione di colpi in cui a farne le spese rischia di essere, come sempre, la trasparenza e la corretta informazione dei piccoli azionisti» questo il commento del Presidente del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo nella settimana decisiva per il destino delle due banche. L’associazione di consumatori ricorda come l‘Offerta Pubblica di Scambio (OPS) promossa da Intesa Sanpaolo sulle azioni di Ubi Banca preveda un concambio di 17 azioni Intesa per ogni 10 azioni Ubi portate in adesione entro il 28 luglio 2020 ed un corrispettivo in denaro pari a 0,57 euro per azione.
Martedì scorso (21 luglio) la Consob ha approvato il supplemento al Prospetto informativo (Documento di registrazione, Nota informativa e Nota di sintesi) per i risparmiatori resosi necessario a seguito dell’incremento del corrispettivo dell’offerta da parte di Intesa e del provvedimento con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha autorizzato l’operazione finalizzata all’acquisizione del controllo esclusivo di UBI Banca. Nonostante la grande attenzione del mercato e delle autorità su questa importante iniziativa che vede coinvolti migliaia di risparmiatori per il Movimento Difesa del Cittadino la trasparenza ed il diritto all’ adeguata e completa informazione rischia di restare al palo, soprattutto nel casi dei piccoli azionisti che si recano nelle filiali per avere notizie, dati e ragguagli certi sull’OPS per decidere l’adesione o meno.
Proprio al fine di garantire ai consumatori in possesso delle azioni UBI informazioni certe ed appropriate a tutela della loro consapevolezza e libertà di scelta, il Movimento Difesa del Cittadino chiederà alla Consob un intervento deciso in termini di vigilanza, anche alla luce di lamentele pervenute circa la correttezza e la completezza delle informazioni fornite allo sportello che l’associazione sottoporrà alla Commissione in un dettagliato esposto.