Al momento stai visualizzando Videogiochi: dopo le denunce del Movimento Difesa del Cittadino l’Antitrust chiude le inchieste e rende obbligatori gli impegni proposti Electronic Arts e l’Activision Blizzard. Per l’associazione milioni di gamers e tasche dei genitori più tutelati, ma resta ancora molto da fare

«Prima di Natale siamo riusciti ad arginare gli acquisti inconsapevoli nei videogiochi su PC, Consolle e Smartphone, solo in apparenza gratuiti (free to play), garantendo ai consumatori informazioni fondamentali ed un potenziamento del diritto di recesso con obblighi che saranno implementati entro il 31 dicembre ed a partire dal 1° gennaio 2021» esprime così la propria soddisfazione l’Avv. Francesco Luongo, Presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino dopo l’approvazione degli impegni presentati dalla Electronic arts (PS 11594) e dalla Activision Blizzard (PS11595) alla Antitrust, cui l’associazione di consumatori aveva presentato segnalazioni per pratiche commerciali scorrette.

In particolare a finire sotto la lente del Garante dopo la segnalazione del Movimento erano stati in particolare i giochi: Fifa 20, Star Wars Battlefront e Apex Legend della Electronic Arts, ma anche Overwatch e Heartsone della Activision Blizzard.

Per l’Autorità le condotte di Electronic Arts Inc., Electronic Arts Swiss Sàrl e Electronic Arts Italia S.r.l. e di Activision Blizzard International B.V., con sede in Olanda, e Blizzard Entertainment S.a.s., con sede in Francia, sarebbero suscettibili di integrare fattispecie di pratiche commerciali scorrette, in violazione degli articoli 20, 21, comma 1, lettere b) d), 21 comma 4, 22, 24 e 26, lettera e) del Codice del Consumo, in quanto contrarie alla diligenza professionale e potenzialmente idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico dei consumatori, in relazione alla promozione e vendita dei videogiochi.

Entrambe le multinazionali sono quindi corse ai ripari, presentando impegni specifici, innanzitutto per meglio informare i gamers quando i giochi  contengono  “acquisti in game” e “loot boxes” con una maggiore evidenza del nuovo pittogramma PEGI e l’utilizzo della dicitura: Questo gioco include la possibilità di acquistare all’interno del gioco tramite denaro reale una valuta virtuale da utilizzare per acquistare oggetti di gioco virtuali, che potrebbero essere attribuiti anche tramite una selezione casuale.

Electronics Arts si è impegnata ad estendere gli impegni assunti con l’AGCM, oltre che ai giochi FIFA 19, FIFA 20, Star Wars Battlefront II Apex Legends  a tutti quelli commercializzati sulla piattaforma Origin. Analogo impegno per la Activision Blizzard nella pagina di dettaglio relativa ai videogiochi nel negozio online Battle accessibile dai consumatori italiani (https://eu.shop.battle.net/it-it www.activision.com/it e www.blizzard.com/it). Quest’ultima modificherà anche le indicazioni “Gioca gratis” (presente nel videogioco Hearthstone) e “Gratis per tutti” (come indicato nel videogioco Call of Duty: Warzone), utilizzate all’interno del negozio Battle e nei siti dei videogiochi, saranno modificate, inserendo una nuova dicitura e qualificando i giochi che è possibile scaricare gratuitamente mediante appositi disclaimer e precisazioni.

Ad esempio, nella pagina di dettaglio del videogioco Hearthstone sul negozio Battle, sul tasto che avvia il download del videogioco, l’espressione “Gioca gratis” sarà sostituita dalla dicitura “Scarica Ora”.

Per l’Autorità miglioramenti informativi sono accompagnati da strumenti che consentono ai genitori di supervisionare l’utilizzo dei videogiochi da parte di bambini e adolescenti e di prevenire acquisti indesiderati da parte di questi ultimi.

ll gruppo Activision Blizzard continuerà ad includere, nella e-mail che invia ai genitori durante il processo di registrazione degli account dei figli minori, un link all’interfaccia di gestione del Parental Control presente sul negozio Battle.

Electronics Arts a sua volta si è impegnata a inserire, sulla pagina iniziale del processo di registrazione, un collegamento ipertestuale (cd. hyperlink) che identifica chiaramente le opzioni disponibili per i genitori al momento della creazione di un account Bambino e rimanda immediatamente alla procedura e ai passaggi su come creare un account Bambino con la dicitura “Vuoi creare un account EA per tuo figlio?”.

Ancora Tramite il Parental Control i genitori potranno controllare e impostare numerosi parametri di gioco dei propri figli attraverso una serie di funzionalità che riguardano, tra l’altro, l’accesso a determinati giochi, il tempo di gioco, la possibilità di interagire con altri utenti e, infine, la possibilità o meno di effettuare acquisti e con quale limite di spesa mensile.

Positivo per il Movimento il rafforzamento del diritto di recesso che, nel caso di EA, si concretizza con l’introduzione di un tool nella piattaforma Origin (dove si effettuano gli acquisti), con cui sarà possibile annullare gli acquisti e ottenere il rimborso entro 24 ore successive alla prima esecuzione del gioco (oltre naturalmente entro 14 giorni dal giorno dell’acquisto, se il cliente non ha avviato il gioco, così come previsto dal Codice del Consumo). L’utente avrà pertanto la possibilità di acquistare il videogioco e, qualora non soddisfatto dopo una prima prova, ottenere l’annullamento dell’acquisto e il rimborso di quanto pagato.

In conclusione per il Movimento Difesa del Cittadino il mercato videoludico italiano con il suo giro d’affari di 1,7 miliardi di euro sarà un po’ più trasparente dopo l’esito delle due istruttorie dell’Antitrust, ma moltissimo resta ancora da fare per i 16,3 milioni di gamers, stroncando pratiche commerciali scorrette e pericolose come le loot boxes che possono indurre al gioco d’azzardo i minori, su cui l’associazione continuerà a vigilare senza sosta denunciando le società che si renderanno artefici o complici di abusi.