Al momento stai visualizzando MDC rilancia la campagna per la libertà di scelta del modem da parte dei consumatori e denuncia scorrettezze commerciali e rischi nell’applicazione delle regole AGCOM

<<Siamo stati la prima associazione di consumatori a pretendere il diritto alla Net Neutrality e la piena libertà di scelta del modem e continueremo a difendere il sacrosanto diritto su come accedere ad internet dei cittadini italiani denunciando ogni violazione o aggiramento delle norme UE e delle disposizioni dell’AGCOM>> non usa mezzi termini il Movimento Difesa del Cittadino, con il proprio Presidente Nazionale Francesco Luongo che annuncia il rilancio delle attività a tutela degli utenti sul fronte dell’accesso ad internet.

Il Movimento è da sempre attento al tema della cittadinanza on line e membro della Free Modem Alliance, coalizione nata per dar voce in modo trasparente, informato e indipendente a quanti – cittadini, associazioni, aziende – condividono l’urgenza di un cambio di passo per rendere l’accesso a internet più democratico nel nostro Paese impegnato in una difficile transizione digitale.

Secondo gli ultimi dati AGCOM sono 15,579 milioni le utenze residenziali e 2,825 milioni di utenza affari connesse in broadband e ultrabroadband di cui solo 2,27 completamente in fibra ottica (FTTH – Fiber to the Home) anche se con un aumento del 52,7% tra giugno 2020 e lo stesso mese di quest’anno.

MDC sottolinea che in base al Regolamento UE n. 2120/15, nonchè alla Delibera dell’Autorità n. 348/18/CONS, tutti i consumatori hanno il diritto di “utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a internet”.

Per l’Associazione la Delibera dell’Autorità stabilisce un diritto preciso non aggirabile in alcun modo dagli operatori, che pure hanno cercato di opporsi alla norma davanti al TAR e poi al Consiglio di Stato che in agosto ne ha definitivamente respinto i ricorsi (Sezione VI – Sent. n. 05702/21 del 02.08.21).

Certamente i consumatori italiano sono oggi più tutelati rispetto al passato ed hanno un diritto di scelta effettivo quanto al modem, che prima veniva letteralmente imposto dalle compagnie telefoniche, tuttavia MDC che denuncia il persistere di comportamenti scorretti da parte di alcuni operatori tesi ad aggirare la norma per fare cassa nelle bollette con le rate dei router spesso di basa qualità e venduti a prezzi altissimi rispetto ai negozi.

Altro punto dolente per l’associazione è l’eccezione riconosciuta dalla stessa AGCOM alle compagnie proprio per le linee in fibra (FTTH).

Nello specifico l’Autorità, con una Comunicazione del 2 luglio 2019 in risposta a una domanda, ha chiarito che “è ammessa la restrizione in materia di scelta dell’ont (optical network terminal apparato esterno al modem che lo connette alla fibra) a condizione che lo stesso non sia integrato con il router“. e che “nel caso in cui l’offerta preveda un ont integrato con il router, deve essere sempre possibile per l’utente richiedere la fornitura e l’installazione di un ont esterno“.

Tra veri e propri comportamenti di vendita scorretti ai danni dei consumatori e i possibili rischi di imposizione surrettizia del modem soprattutto per le linee in FTTH il Movimento rilancia la campagna Modem Libero invitando a segnalare le violazioni degli operatori alla propria rete di sportelli già attivi sui temi dei diritti dei cittadini in rete nell’ambito del progetto Full Digital*.

Il Progetto FULL DIGITAL è promosso dal Movimento Difesa del Cittadino e finanziato dal MISE con Legge 388/2000 – ANNO 2020