Al momento stai visualizzando LE NOSTRE CITTA’ POSSONO ESSERE “SOSTENIBILI”? ESEMPI VIRTUOSI DA IMITARE NEL MONDO 

Già dal 2015, ovvero dalla data di pubblicazione dell’Agenda 2030 dell’ONU e in ragione dell’obbligo di raggiungimento dei 17 obiettivi globali, il dibattito pubblico in tema di “città sostenibili” e di caratteristiche che un contesto urbano deve avere per potersi fregiare di tale appellativo, si è fatto più acceso ed animato.

Per sostenibilità dobbiamo far riferimento ad un modello di sviluppo capace di garantire il soddisfacimento dei bisogni della generazione attuale senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri e, dunque, concentrarci su una serie di macro-temi come il rispetto delle risorse naturali, la tutela ambientale, l’equità sociale, la riduzione dell’impatto antropico, etc.

Per traslare questi temi al contesto urbano, occorre quindi tenere in considerazione concetti come ecologia, vivibilità, inclusività, sfruttamento intelligente delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, creazione di spazi a portata d’uomo, razionalizzazione della mobilità e implementazione di atteggiamenti virtuosi e rispettosi dell’ambiente, efficientamento energetico, regolamentazione del consumo del suolo.

In parole semplici, una città è sostenibile se è in grado di ridisegnare i suoi spazi in ottica green, mediante una riqualificazione intelligente delle strutture già esistenti e diventa “Smart” se è dotata di:

  • edifici e quartieri basati sull’Internet of Things (IoT) ove si crea una gestione integrata e connessa di ogni componente del contesto urbano;
  • giardini, boschi cittadini, orti urbani, grattacieli progettati con criteri di “foresta verticale” e coperture verdi per i tetti degli immobili, in modo da contribuire proattivamente all’assorbimento di CO2;
  • una gestione digitalizzata dei servizi essenziali per i cittadini, così da renderli più efficienti;
  • luoghi specificamente designati per l’aggregazione sociale e culturale di persone di ogni fascia d’età, a partire dai più giovani;
  • un elevato grado di sicurezza;
  • una buona offerta professionale;
  • equità sociale;
  • tecnologie all’avanguardia per una migliore gestione dei rifiuti e per il risparmio energetico;
  • iniziative concrete di mobilità sostenibile.

Ma esistono sul pianeta esempi di città virtuose, rispondenti ai requisiti di sostenibilità, a cui potersi ispirare per sperare in un futuro migliore? Di sicuro vi sono grandi realtà urbane che possono essere prese a modello per il loro elevato grado di efficienza, innovazione e spirito ecologico. 

Tra le città che rispondono ai modelli indicati, troviamo:

Stoccolma: pone un’enorme attenzione alla gestione ambientale, grazie a importanti investimenti in infrastrutture sostenibili, finalizzate ad abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera e ad assicurare una buona qualità dell’aria. La città possiede una notevole percentuale di spazi verdi, un livello di inquinamento decisamente al di sotto della media e si contraddistingue inoltre per un’efficiente gestione dei rifiuti.

Edimburgo: punta sulla sostenibilità sociale, partendo da elevati standard di istruzione e di sanità, una buona distribuzione di reddito tra la popolazione e un basso livello di criminalità che rende il contesto urbano sicuro e confortevole.

Singapore: è tra le migliori città sostenibili del mondo grazie alla sua indiscussa leadership economica, all’elevata connettività e alla presenza di infrastrutture di trasporto efficienti, nonché alla grande attenzione rivolta alla ricerca e alle università, al capitale umano, formativo e professionale.

Londra: si distingue per l’alto grado di benessere dei cittadini, sotto il profilo della salute, dell’istruzione e della bassa criminalità, per le le buone opportunità professionali, con poche disparità e orari di lavoro flessibili che rendono attuabile un giusto equilibrio tra vita lavorativa e vita privata e per l’eccellente accessibilità a trasporti e a servizi di connettività.

Madrid: è caratterizzata da una gestione intelligente del traffico cittadino, dall’implementazione di aree verdi per abbattere l’inquinamento ambientale e ottimizzare la vivibilità urbana e dal potenziamento dell’offerta culturale.

Tokyo: garantisce ai propri cittadini servizi educativi eccellenti e un’ottima offerta culturale e sta puntando sempre più sull’uso di energia pulita e sulla diffusione di tecnologie a emissioni zero.

Considerando la sostenibilità in ottica di sviluppo del settore turistico, è stato recentemente pubblicato il nuovo GDS-Index, un programma di benchmarking e miglioramento della sostenibilità utilizzato per valutare le prestazioni sociali e ambientali di una destinazione.  In base a quattro aree chiave: la strategia ambientale e le infrastrutture della città, le performance di sostenibilità sociale della città,  il supporto ai fornitori del settore, la strategia e le iniziative dell’organizzazione di gestione della destinazione è stata stilata la lista delle città più sostenibili nel mondo. 

Di seguito le prime 10 classificate:

Göteborg, Svezia: caratterizzata da una virtuosa collaborazione tra amministrazioni e imprese. 

Copenaghen, Danimarca: già nel 2014 si era guadagnata il titolo di capitale verde europea. 

Nel 2018 Copenaghen ha lanciato la sua strategia di sostenibilità “Tourism for Good” al fine di garantire che il turismo abbia un impatto positivo sullo sviluppo sostenibile locale e globale.

Aarhus, Danimarca: città ecosostenibile con alcuni gioielli naturali come il “Den Gamle By” un museo all’aperto fedele ricostruzione di un villaggio tipico con deliziose facciate a graticcio.

Glasgow, Regno Unito: ricca di bellezze naturali e di panorami mozzafiato, impegnata in prima linea sul tema del cambiamento climatico, con l’ambizione di diventare la prima città sostenibile a emissioni zero del Regno Unito entro il 2030.

Reykjavík, Islanda: permette ai turisti di ammirare i suoi paesaggi incantevoli e godere dei benefici delle acque geotermali che fanno parte del suo immenso patrimonio. 

Tirolo, Austria:  località immersa nel panorama maestoso delle Alpi che predilige il contatto con la natura, adottando ogni strategia per limitare al minimo il suo impatto su di essa. Qui da tempo il Convention Bureau Tirol promuove lo sviluppo di un’offerta sostenibile per partecipanti a congressi e viaggiatori d’affari.

Lione, Francia: Città ecosostenibile attraente e dinamica, Lione ha ricevuto il premio “Capitale Europea del Turismo Intelligente 2019” conferito dall’Unione Europea grazie ai risultati pionieristici in materia di innovazioni digitali, rispetto dell’ambiente e qualità della vita dei suoi residenti.

Zurigo, Svizzera:  offre panorami romantici e attività per tutti i turisti, sempre nel rispetto degli ecosistemi naturali. Zurigo è una delle destinazioni congressuali più sostenibili al mondo grazie alle attività escursionistiche climaticamente neutre, agli hotel con certificazione di sostenibilità, alle brevi distanze e da una rete di trasporti pubblici altamente efficiente.

Bordeaux, Francia: città diventata una meta d’elezione per il turismo e gli eventi professionaliLa località si è impegnata nel turismo sostenibile, in particolare nell’ambito della qualità dell’accoglienza.

Aalborg, Danimarca: è impegnata a promuovere la sostenibilità sociale, economica e ambientale che include il lavoro per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Un tempo considerato uno dei porti principali del Paese, oggi Aalborg è un importante polo culturale e scientifico, ma anche una splendida meta turistica.