Il servizio di consulenza sul debito è definito come l’elemento chiave per aiutare i consumatori sovra indebitati a mantenere o tornare ad una situazione di stabilità finanziaria, riuscendo a rimborsare i propri creditori. La pandemia da COVID-19, tuttavia, ha accentuato le criticità relative all’assenza o alla scarsa
presenza di servizi relativi alla consulenza sul debito in diversi Stati membri dell’UE, tra cui l’Italia.

L’obiettivo del progetto ALPHA-DEBT, realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino (capofila) e SOS Impresa, cofinanziato dalla Commissione Europea (EISMEA) nell’ambito del Single Market Program, è quello di apportare il proprio contributo nell’ottica di ridurre il fenomeno legato al sovraindebitamento in Italia, rafforzando da un lato la consapevolezza dei consumatori circa le caratteristiche e i rischi del fenomeno, migliorando al contempo il tasso di alfabetizzazione finanziaria della cittadinanza, e riqualificando sportelli di consulenza legale e psicologica sul territorio nazionale (1 al nord, 2 al centro e 2 al sud Italia).

Helpdesk

Dati, studi, statistiche, link utili

Le attività

  • 1 webinar internazionale con i rappresentanti delle associazioni partner ed esponenti di associazioni di consumatori di Spagna, Grecia, Romania
  • 2 webinar nazionali aperti a PMI e famiglie con esperti dei settori bancario, creditizio, legale
  • 4 corsi di formazione volti ad accrescere le competenze dei consulenti
  • Implementazione di una piattaforma e-learning
  • Realizzazione di una guida finale, disponibile in italiano e inglese, con l’obiettivo di raccogliere gli obiettivi raggiunti
  • Campagna di comunicazione e sensibilizzazione

EVENTI


IL SOVRAINDEBITAMENTO – ESPERIENZE EUROPEE A CONFRONTO
Giovedì 3 novembre, alle ore 10.30, si terrà il primo webinar internazionale legato al progetto Alpha Debt, realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino e SOS Impresa, cofinanziato dalla Commissione Europea (EISMEA) nell’ambito del Single Market Program, con l’obiettivo di apportare il proprio contributo nella lottaal #sovraindebitamento.

Interverranno rappresentanti delle associazioni partner ed esponenti delle associazioni di consumatori di Spagna, Grecia, Norvegia e Romania.

Interpretazione inglese/italiano.

Questo è il link per partecipare:
https://zoom.us/j/94407084083?
pwd=ajJTek9XbzRuWWJCZVFFUDJoZkV5dz09


Il video della diretta Facebook
https://www.facebook.com/MovimentoDifesadelCittadino/videos/5528112457283825

ARTICOLI & COMUNICATI STAMPA
Al seguente link, è possibile leggere tutti gli articoli e comunicati stampa relativi alla campagna.
Link : https://www.difesadelcittadino.it/categoria/alpha-debt/

E-LEARNING PLATFORM

Il progetto offre materiale utile ai consumatori e alle piccole imprese per prevenire, capire e se occorre superare il problema del sovraindebitamento con gli strumenti a disposizione; offre materiali documentali e formativi specialistici agli operatori del settore, alle altre ONG, a chi si occupa di assistenza sociale o di altre forme di supporto ai consumatori e alle famiglie vulnerabili.

Tutto il materiale è liberamente fruibile e gratuito. Può essere scaricato e riprodotto citando la fonte e senza modificare i contenuti.

Le cause del sovraindebitamento

Il perdurare della pandemia ha incrementato il numero delle famiglie italiane in difficoltà economica. Quasi un nucleo su tre, infatti, ha visto peggiorare nel 2021 la propria situazione finanziaria. 

Molti studi hanno approfondito le cause del sovraindebitamento: sono interessanti, ai fini del nostro punto di osservazione, i dati che emergono dalle richieste di accesso al Fondo Antiusura, resi noti da Confidi, fondazioni e associazioni che lo gestiscono, accreditati dal MEF. Oltre un terzo delle famiglie richiedenti lamenta la perdita del posto di lavoro oppure una diminuzione del reddito, mentre una quota rilevante, pari al 13% circa, si è impoverita a causa della separazione o divorzio: situazioni che sono evidentemente in relazione con l’insufficiente supporto fornito dallo Stato attraverso gli strumenti di welfare, che ad esempio lasciano interamente sulle spalle delle famiglie il problema abitativo. Quasi il 15% dei richiedenti dichiarano di essere caduti in situazione di indebitamento a causa di spese sanitarie e assistenziali: la malattia acuta o cronica e la non autosufficienza di un membro della famiglia, purtroppo, comportano costi proibitivi per le famiglie meno abbienti, se i servizi erogati dal SSN e dai comuni non riescono a garantire le prestazioni necessarie: a volte è a rischio la stessa possibilità di accesso alle cure, una situazione che viene definita di “povertà sanitaria”. Rappresentano una minoranza dei casi le situazioni di sovraindebitamento dovute a qualche forma di dipendenza (stupefacenti, gioco d’azzardo patologico, shopping compulsivo) o alla sopravvalutazione della capacità di reddito (spese poco oculate ed eccessive), circostanze in cui certamente una guida alla gestione accorta e responsabile del bilancio familiare e, per il problema delle dipendenze, il ricorso al supporto dei servizi socio-assistenziali, avrebbero potuto aiutare a prevenire il problema. In generale, questo tipo di causa viene in qualche misura sottostimata, per la reticenza degli interessati ad ammettere una responsabilità nel determinarsi della situazione e per la tendenza ad attribuire a fattori esterni il verificarsi della condizione di sovraindebitamento. Può darsi anche che vi sia il timore di un diniego dell’accesso al fondo, se si viene riconosciuti in qualche modo “colpevoli” dell’indebitamento, una valutazione che non risulta invece essere fra i criteri utilizzati nelle procedure di istruttoria. 

Il sovraindebitamento in quasi un quarto dei casi interessa lavoratori stabili e pensionati, che possono scivolare nella morsa dei debiti per una gestione poco accorta delle entrate e delle uscite (frequentemente, per aver sottostimato le uscite straordinarie o quelle a periodicità pluriennale, come la sostituzione di un’autovettura, o il guasto di un impianto domestico) o per insufficienza “tout court” del reddito rispetto al fabbisogno, un caso che interessa spesso le famiglie monoreddito, i lavoratori precari e sottopagati, i nuclei numerosi. 

Nella maggior parte dei casi, comunque, più fattori concomitanti concorrono all’insorgere del problema ed è quasi sempre presente un fattore di vulnerabilità specifico: la mancanza di educazione finanziaria. Altra concausa specifica è la ridondante offerta di credito al consumo, che viene reso fin troppo facilmente accessibile anche a chi già è titolare di posizioni debitorie importanti: il commercio al dettaglio e persino i servizi (dalle cure mediche a quelle estetiche, ai veterinari…) sollecitano l’acquisto a rate e lo incoraggiano con offerte dedicate, soprattutto a causa delle commissioni che riscuotono dai soggetti erogatori dei finanziamenti. 

Comprendere le cause è importante: per tutti i soggetti che si occupano della definizione di politiche e strumenti a livello istituzionale, per coloro che si occupano di offrire assistenza alle famiglie in situazione di sovraindebitamento, ma anche per i consumatori stessi, che nel comprendere i meccanismi e le scelte che hanno determinato quella spirale negativa, acquisiscono consapevolezza e adottano strumenti di correzione e programmazione idonei. 

Il nostro progetto ha l’obiettivo di suscitare dialogo e collaborazione fra gli operatori e gli esperti, e soprattutto di informare, assistere ed accompagnare i consumatori e le piccole imprese nel percorso di uscita  dal sovraindebitamento, offrendo servizi di ascolto, informazione ed educazione finanziaria, consulenza specifica (legale, finanziaria, di gestione del budget ecc.). 

Videopillole

Conosci da vicino il sovraindebitamento e ascolta i consigli dei nostri esperti in gradevoli video di pochi minuti.

Potrai richiedere approfondimenti o fare domande attraverso il nostro modulo di contatto

Il Fondo di Prevenzione dell’usura

Il Fondo di Prevenzione dell’Usura e del sovraindebitamento è stato istituito dall’art. 15 della L.108/1996 ed è finalizzato a far accedere al credito più agevolmente le imprese e le famiglie in difficoltà economica. I prestiti garantiti dallo Stato attraverso il Fondo, accesi presso banche convenzionate e regolati da condizioni agevolate, sono finalizzati al consolidamento dei debiti e all’integrale recupero della stabilità finanziaria. Questi interventi consentono il reinserimento di molte persone nella vita sociale e nel mercato, evitando loro il rischio di cadere nella morsa dell’usura.

Sono enti gestori del Fondo i Confidi (ovvero consorzi di imprese) e le Associazioni e Fondazioni per la lotta all’usura accreditate presso il Mef, che valutano i casi e decidono di concedere garanzie per prestiti e finanziamenti da parte di istituti bancari e intermediari finanziari. L’elenco completo è consultabile nella Brochure del Fondo sul sito del MEF.

In presenza dei requisiti stabiliti dalla legge e dal regolamento di attuazione del MEF, avviene la concessione della garanzia del Fondo: purtroppo, solo 1 richiedente su 4 in media vede  la sua istanza andare a buon fine, poiché anche la mancanza di uno solo dei requisiti comporta il respingimento della domanda, per una serie di motivi legati alla sostenibilità dello strumento ed alla sua funzionalità rispetto al bisogno cui deve offrire risposta. 

Attualmente il Fondo può garantire finanziamenti di importo massimo pari ad € 30.000, con rientri fino a 84 mesi (7 anni): la rata deve essere sostenibile per i richiedenti e deve lasciare risorse sufficienti al sostentamento del nucleo familiare. Se anni fa questo importo risultava generalmente sufficiente a riequilibrare i bilanci delle famiglie che chiedevano assistenza, oggi le richieste superano spesso i 30.000 euro. Quasi un quarto dei richiedenti presenta un debito pari o superiore a 70.000 euro. 

In caso d’indebitamento complessivo superiore al plafond massimo garantibile, si tenta d’intervenire cercando di ridurre il debito, ricorrendo a transazioni con i creditori 8c.d. accordi di “saldo e stralcio”. Può capitare eccezionalmente che l’intervento di garanzia non copra interamente il debito del nucleo familiare, anche quando sono stati perfezionati con i creditori accordi per uno stralcio consistente dei debiti. Ad esempio, nei casi di mutuo fondiario regolarmente pagato, le rate versate vengono equiparate a canoni di locazione. A quel punto il prestito agevolato interviene esclusivamente a copertura dei debiti extra mutuo. E’ ovvio che il nucleo familiare dovrà dimostrare alla Commissione valutatrice del Fondo di potere, con i redditi prodotti, riuscire diversamente dal passato a sostentarsi, a pagare la rata del finanziamento garantito e le eventuali rate degli altri debiti non estinti dal Fondo.

L’intervento del Fondo deve risultare risolutivo e non “tampone”, altrimenti si prospetta una sicura “ricaduta” del nucleo familiare  in uno stato di difficoltà economica e di disagio sociale, ma si creano anche le condizioni per un progressivo esaurimento dei Fondi di prevenzione usura, dovuto all’incameramento da parte delle banche convenzionate dei prestiti morosi escussi, stante anche la mancata concessione di nuove risorse. Purtroppo, infatti, la dotazione del Fondo non viene reintegrata dal MEF secondo le necessità. 

HELPDESK

Chiedi ai nostri consulenti informazioni, consulenza, assistenza gratuita

Il progetto Alpha Debt ha istituito un centro di assistenza multimediale. Il nostro Helpdesk è presidiato da giuristi, sociologi, esperti di diritto del consumo, esperti di materie bancarie e finanziarie, esperti specializzati nell’assistenza alle famiglie e piccole imprese sovraindebitate.

Potranno valutare insieme a te il caso specifico e dare consigli ed assistenza adeguati.

La consulenza alle PMI sovraindebitate è svolta da SOS Impresa, partner del progetto: clicca qui per procedere sul sito di SOS impresa”.

I servizi del nostro helpdesk multimediale sono completamente gratuiti e liberamente accessibili a tutti, senza necessità di fare la tessera associativa.

Puoi raggiungere i nostri consulenti:
Al telefono: chiama il…..(numero telefonico/giorni/orari)

Online: compila il modulo di contatto e sarai richiamato

Per E-mail: scrivi a:…….(serve una mail dedicata all’helpdesk)