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Influencer: troppi fuffaguru, MDC presenta proposte all’AGCOM per regole più severe

La trasparenza e la responsabilità devono essere i pilastri su cui si fonda il rapporto tra influencer e pubblico, affinché tutti possano beneficiare della comunicazione commerciale in modo informato e consapevole

 

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha presentato le proprie osservazioni e proposte all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) in merito alle nuove Linee-Guida e al Codice di Condotta per gli influencer, con l’obiettivo di garantire una maggiore protezione dei diritti dei consumatori e dei minori nel contesto dell’influencer marketing. Con l’aumento esponenziale dell’influenza esercitata da questi soggetti nel panorama digitale, è diventato cruciale stabilire regole chiare e rigorose che tutelino gli utenti finali.  “Le proposte presentate all’AGCOM rappresentano un passo importante verso una regolamentazione più efficace dell’influencer marketing in Italia. Tuttavia, è essenziale che queste norme siano accompagnate da un monitoraggio attivo e da sanzioni adeguate per garantire la loro applicazione. Inoltre, il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori è cruciale per assicurare che le esigenze degli utenti finali siano sempre al centro del dibattito normativo”, ha dichiarato l’avvocato Francesco Luongo, esperto di MDC e autore del parere.

 

Le nuove Linee-Guida dell’AGCOM mirano a garantire che gli influencer rispettino le disposizioni del Testo Unico dei servizi di media audiovisivi (TUSMA), promuovendo la trasparenza e la responsabilità nella comunicazione commerciale. L’Italia è terza in Europa per numero di influencer, con un giro d’affari della creator economy che ammonta a 4,06 miliardi di euro, secondo il Rapporto I-Com 2024. Con 82 influencer ogni 100.000 abitanti, l’Italia si posiziona terza in Europa per numero di professionisti del comparto, dopo Spagna e Regno Unito, con 37.700 content creator. MDC ha identificato diverse aree di miglioramento nelle proposte presentate, tra cui la necessità di integrare criteri qualitativi nella definizione di “influencer rilevante”, non limitandosi a soglie quantitative come il numero di follower, ma considerando anche l’impatto sociale e il livello di engagement dei contenuti pubblicati. È essenziale introdurre sanzioni più rigorose per le violazioni delle normative relative alla tutela dei minori e dei diritti fondamentali, poiché le attuali disposizioni non sembrano sufficientemente deterrenti per comportamenti scorretti evidenti dalla invasione on line dei Fuffaguru su cui l’Antitrust ha avviato già una serie di indagini. Inoltre, il MDC raccomanda l’implementazione di corsi formativi obbligatori per gli influencer riguardo alle normative vigenti e alle migliori pratiche nel marketing digitale, con particolare attenzione alla protezione dei consumatori. È fondamentale garantire un maggiore coinvolgimento delle Associazioni dei Consumatori facenti parte del Consiglio Nazionale dei Consumatori ed Utenti (CNCU) nella redazione e revisione delle Linee-Guida e del Codice di Condotta, poiché la loro esperienza può fornire preziose informazioni sulle problematiche reali affrontate dai consumatori.

 

Il Movimento Difesa del Cittadino si impegna a continuare a lavorare con l’AGCOM e altre autorità competenti per promuovere un ambiente digitale più sicuro ed equo per tutti i consumatori. La trasparenza e la responsabilità devono essere i pilastri su cui si fonda il rapporto tra influencer e pubblico, affinché tutti possano beneficiare della comunicazione commerciale in modo informato e consapevole.