Al momento stai visualizzando Dazi: MDC “rischio stangata per i consumatori dopo annuncio Trump”

L’entrata in vigore dei dazi al 30% sull’export europeo a partire dal primo agosto annunciata dal presidente statunitense Donald Trump rischia di produrre una stangata per i consumatori italiani ed europei. Lo afferma il Movimento Difesa del Cittadino (MDC). Uno dei settori più colpiti in Italia sarebbe quello dell’export dell’agroalimentare, che nel 2024, secondo i dati Istat, ha raggiunto un nuovo record di 69,1 miliardi di euro, di cui l’11,6% è destinato agli Usa, secondo mercato mondiale di destinazione. “L’impatto sui consumatori italiani potrebbe manifestarsi attraverso l’aumento dei prezzi, poiché le aziende italiane, per compensare le perdite sul mercato americano, potrebbero incrementare i prezzi dei prodotti destinati al mercato interno”, afferma il presidente di MDC, Antonio Longo. Gli effetti delle misure protezionistiche Usa “si aggiungono al costante aumento dell’inflazione – 1,7% a giugno, secondo le stime preliminari dell’Istat – e potrebbero aggravare gli oneri per i cittadini. Per questo serve una risposta politica immediata”, prosegue Longo. A giugno il tasso di crescita dei prezzi del carrello della spesa è aumentato del 3,1%, secondo i dati Istat, in aumento rispetto al 2,7% di maggio. Infine, MDC pone l’accento anche sulla potenziale perdita di posti di lavoro come conseguenza dell’imposizione dei dazi Usa. Secondo Cgia (l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre) e Svimez (l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno), l’Italia è il secondo Paese Ue più esposto ai nuovi dazi, subito dopo la Germania. Le stime indicano perdite di fatturato tra 15 e 35 miliardi di euro, con un impatto sul PIL tra -0,6 % e -0,8 % e circa 178.000 posti di lavoro a rischio.