Al momento stai visualizzando Consumi al palo, ma anche nell’E-commerce scatta la crisi della quarta settimana

Come certificato dall’ISTAT la cosiddetta ripresa o ripresina non c’è per le famiglie i cui consumi restano al palo la quarta settimana del mese anche nell’e-commerce, questa la denuncia del Movimento Difesa del Cittadino, rilanciando i dati di una ricerca condotta dalla società Alkemy, digital enabler italiano.
Come sottolineato dal Movimento, la ricerca, basata su un campione di circa 50mila ordini annui relativi ai negozi online gestiti dalla società in tutte le principali categorie di prodotti (abbigliamento, prodotti per la cucina, prodotti per l’infanzia, arredamento, articoli di bellezza, alcolici, bevande, caffè), escludendo i servizi come banking, turismo, gaming, ha confermato il trend in calo nella quarta settimana. La stima del fatturato per l’anno 2017 è di 23,1 miliardi di euro. La percentuale di acquisti scende dal 39% nei primi 10 giorni del mese al 29% negli ultimi 10-11 giorni. Si tratta per l’associazione di consumatori di una dinamica rilevata circa dieci anni fa nel commercio tradizionale e riscontrata con caratteristiche simili anche nelle transazioni effettuate attraverso canali digitali, che rispecchierebbe anche il fenomeno della crisi economica che ha colpito molte famiglie italiane e che si accentuerebbe alla fine del mese. Tra le piattaforme più usate per gli acquisti online il desktop resta il device più utilizzato (57%), anche se lo smartphone cresce del 6% raggiungendo il 33% del totale.
Per quanto riguarda i sistemi di pagamento, resta in piedi il fenomeno tipico italiano del contrassegno (pur se in riduzione di anno in anno), che segna tuttora il 17% delle preferenze degli acquirenti (contro il 43% delle carte di credito e il 35% di PayPal). La forte predisposizione all’utilizzo del contrassegno, soprattutto in alcune città del Sud, mostrerebbero una certa ritrosia degli italiani all’uso di sistemi di pagamento alternativi al contante.
In merito alle ultime novità introdotte in materia di pagamenti elettronici, il Movimento Difesa del Cittadino ricorda l’obbligo di possesso del POS definito dalla Legge di Stabilità del 2016. Per l’Associazione gran parte della piccola distribuzione è rimasta del tutto passiva se non retriva rispetto alla rivoluzione dei pagamenti digitali anche nel nostro Paese, pertanto si rende necessario promuovere una campagna di informazione rivolta a cittadini e commercianti che favorisca il passaggio alla nuova era dei pagamenti digitali.