<<2 milioni di telefonate promozionali e inviati circa 22 milioni di sms senza un valido consenso degli interessati in violazione del diritto alla privacy dei consumatori non possono passare inosservati e chi ha dovuto subirli deve essere risarcito>> questo il commento del Movimento difesa del Cittadino al provvedimento del Garante della Privacy, che ha imposto a Vodafone di non inviare sms o chiamate a chi non abbia manifestato uno specifico consenso.
L’associazione è impegnata da anni nella lotta al telemarketing selvaggio, causa del 53% delle telefonate “spam” in Italia con una percentuale superiore del 20% rispetto al Regno Unito, ed ha contribuito con svariate denunce ed azioni giudiziarie alla decisione “storica” da parte di Enel di mettere al bando dal 1° giugno 2017 il telemarketing per la vendita dei contratti dell’energia nel mercato libero.
Per il Presidente Nazionale Francesco Luongo <<è paradossale dover assistere a violazioni massive come quelle di Vodafone, mentre la riforma del Registro delle Opposizioni è ancora priva del regolamento attuativo; è quanto mai urgente l’emanazione>>.
L’associazione lancerà comunque una campagna a favore dei milioni di utenti che hanno subito le violazioni accertate dal Garante in capo all’operatore telefonico al fine di ottenere il rispetto dei diritti sanciti dal Codice della Privacy. Sui propri siti web www.difesadelcittadino.it e www.sportellodifesaconsumatori.it oltre che attraverso la rete territoriale degli sportelli, i consumatori potranno agire nei confronti della compagnia telefonica.
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