«Anche quest’anno milioni di consumatori hanno già iniziato gli acquisti approfittando del Black Friday “anticipato” da molte piattaforme, anche a causa dell’impossibilità di recarsi nei negozi tradizionali delle tante Zone Rosse a causa della pandemia. Chi propone rinvii non sa neppure di cosa sta parlando». Il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino, Francesco Luongo, interviene così nella querelle sul nuovo rito dello shopping che dal 2016 ha di fatto soppiantato i famosi saldi di fine stagione ormai nella storia.
Il “Black Friday” nasce negli USA ed indica il venerdì successivo al giorno del ringraziamento, in cui partiva la stagione degli acquisti natalizi. Quest’anno corrisponderà al prossimo 27 novembre e sarà seguito dall’altro rito degli e-shoppers ovvero il “Cyber Monday” ccorrispondente al lunedì successivo, quindi il 30 Novembre, e caratterizzato da grandi sconti relativi ai soli prodotti di elettronica.
Grazie alla esplosione dell’e-commerce, questo nuovo rito di fine novembre è ormai entrato nelle abitudini di acquisto anche nel Belpaese. Ben il 91% degli italiani conosce il Black Friday e il 60% ritiene che sia un’occasione buona per fare affari, secondo quello che emerge dalla ricerca condotta in Italia da GfK Italy su un campione di 1000 consumatori.
Nel 2019 si è verificato un aumento di oltre il 10% nel valore dei pagamenti digitali e un aumento del commercio online corrispondente al 19,5%. Rispetto invece alle altre settimane dell’anno, c’è stato un aumento della spesa corrispondente al 23%, secondo i dati di Nexi, paytech italiana, che gestisce 41 milioni di carte e lavora con 890mila commercianti in Italia.
L’associazione ricorda che al successo strepitoso di questi sconti e promozioni applicati anche dai negozianti al dettaglio hanno contribuito i grandi cambiamenti nei gusti e nello shopping degli italiani, che hanno ormai mandato in soffitta la normativa sui saldi, che tuttavia resta in vigore anche se solo formalmente.
Il cosiddetto “Consumer Power” ha completamente cambiato lo scenario dei consumi nel nostro paese – sottolinea il Presidente MDC Luongo – che ricorda come non si tratta più di singoli giorni unici per fare affari, ma di promozioni che durano anche un mese a cui danno vita non solo le piattaforme on line come Amazon e Ali Baba, ma anche le grandi catene tradizionali come Mediaworld e Unieuro, senza contare i tanti piccoli esercizi che partecipano a loro volta cercando così, pur nelle enormi difficoltà legate alle restrizioni imposte dalla pandemia, di attrarre qualche cliente.
Sconti si ma occhio alle truffe! Ed anche quest’anno l’associazione di consumatori pubblica il suo decalogo di consigli utili per i consumatori:
La prima cosa da fare è dotarsi di un buon antivirus per proteggere pc e smartphone, limitando al minimo i rischi di attacchi esterni. E fare attenzione ai siti che nascondono il trucco delle vendite piramidali o catene di sant’antonio.
- Digitare le giuste parole chiave fa la differenza: accertarsi che la ricerca conduca al sito diretto o a siti autorizzati alla vendita di quello che stai cercando. Anche i venditori truffaldini sfruttano indicizzazioni e campagne ad hoc per posizionarsi sui motori di ricerca.
- Leggere sempre le informazioni del prodotto e prestare attenzione alle foto: anche in rete le descrizioni devono essere complete ed esaustive comprendendo tutte le informazioni necessarie per capire la qualità di quello che stiamo acquistando. Le immagini dei prodotti non devono lasciar dubbi a chi sta per effettuare l’acquisto, devono essere di buona qualità e inquadrare l’oggetto nel suo complesso, non basta la foto al marchio.
- Valutare da chi si acquista. Quando si compra online lo si può fare direttamente dal sito dell’azienda oppure in siti web di intermediari. In quest’ultimo caso “è bene verificare da chi è il soggetto da cui si sta effettivamente acquistando. Nelle pagine web deve essere indicata la partita Iva, obbligatoria, e per verificare che esista e corrisponda ad una società reale, basta fare un veloce controllo sul sito dell’Agenzia delle entrate. A disposizione c’è un apposito motore di ricerca, che si trova facilmente nel portale. Scandagliando i contenuti in rete, si possono scovare utili informazioni dai commenti di altri utenti.
- Saldo vero o falso? Verificare che il saldo sia effettivo, controllando il prezzo originario del prodotto e la percentuale di ribasso. Non tutti i venditori indicano queste informazioni.
- Attenzione ai costi aggiuntivi: un prezzo troppo basso potrebbe nascondere un prodotto di minore qualità o addirittura falso. Ma facciamo attenzione anche ad eventuali spese di spedizione o imposte (IVA) che possono far lievitare notevolmente il prezzo iniziale. Un sito affidabile dà con chiarezza tutte le informazioni sui costi aggiuntivi.
- Attenzione alle catene di San’Antonio. Sul web si stanno diffondendo siti specializzati in super offerte, dove è possibile trovare prodotti, dallo smartphone ultimo modello al capo d’abbigliamento firmato, scontati fino all’80%. Spesso, però, dietro questi siti si cela il meccanismo della catena di Sant’Antonio che è alla base delle vendite piramidali. Lo sconto, infatti, si applica solo a chi convince altri “amici” a fare acquisti che, a loro volta, dovranno convincere tanti altri consumatori ad acquistare dal sito seguendo lo stesso schema. Un vecchio trucco che è bene evitare per non rischiare brutte sorprese.
- I reclami: in caso di prodotto danneggiato o non conforme, il venditore ha l’obbligo di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione della merce o, se non è possibile, applicare un’ulteriore riduzione del prezzo o restituire in toto quanto pagato. In caso di prodotti non richiesti, il consumatore non deve mai pagare nulla.
- Il diritto di recesso: anche online abbiamo a disposizione 14 giorni dalla consegna del prodotto per ripensarci e restituire quanto acquistato. Lo stabilisce il Codice del Consumo prevedendo però alcune eccezioni: è opportuno quindi verificare sempre le indicazioni sul recesso pubblicate dal venditore sul sito selezionato.
- Come pagare in sicurezza: sono tanti i modi per pagare online, dalle carte di credito o debito ai bonifici. L’importante è farlo in sicurezza, usando una connessione protetta, verificando che l’indirizzo web inizi per https (non http) ed accertandosi sempre che durante la transazione in basso a destra della finestra compaia l’immagine di un lucchetto. Trovate preziosi consigli sulla pagina della nostre campagna PAGO SICURO e SOS POS e sul sito della coalizione C4DiP Consumers For Digital Payments http://www.c4dip.it
- Tutelare la privacy: controlliamo che sul sito sia presente l’informativa dedicata alla privacy, obbligatoria per i venditori e-commerce, con le modalità di trattamento dei dati e l’eventuale trasmissione a terzi delle informazioni personali. Il consiglio è di rilasciare solo i dati strettamente necessari per la transazione e la consegna dei beni.