Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) lancia un forte allarme riguardo alla crescente e perdurante tendenza all’utilizzo di farmaci studiati per il diabete, in particolare agenti GLP-1 come semaglutide e liraglutide, per finalità estetiche o di perdita di peso in persone che non sono affette da diabete o non rientrano nei criteri clinici per il trattamento autorizzato. Il Movimento Difesa del Cittadino invita le istituzioni, gli operatori sanitari, i media, e i cittadini a prendere consapevolezza del pericolo che si cela dietro l’uso improprio dei farmaci antidiabetici per perdere peso. Non è solo una questione di regolamentazione: è una questione di salute, etica e giustizia sociale. Per MDC è importante sensibilizzare cittadini e operatori sanitari sui rischi dell’uso non autorizzato e non monitorato; rafforzare i controlli sugli abusi, comprese le ricette false o contraffatte; vigilare sulle richieste provenienti tramite social media o pubblicità mascherata; promuovere approcci salutari alternativi per la perdita di peso: dieta equilibrata, attività fisica, supporto psicologico; richiedere alle piattaforme digitali e media di attenersi a comunicazioni responsabili in tema di salute, evitando la promozione di “soluzioni miracolose”.
Da tempo, le autorità competenti hanno avvertito che i farmaci per i diabetici non sono approvati per perdere peso e può verificarsi anche carenza di medicinali per chi ne ha davvero bisogno. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) segnala che l’utilizzo off-label di farmaci come Ozempic (a base di semaglutide) per dimagrire ha causato carenze del prodotto, mettendo a rischio chi realmente ne ha bisogno per motivi terapeutici. L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha richiamato l’attenzione sul fatto che questi farmaci non sono approvati per la perdita di peso in persone senza obesità clinica o senza condizioni mediche correlate al sovrappeso, e che l’uso off-label in contesti estetici o sociali può avere conseguenze gravi. Non mancano, poi, gli effetti collaterali, tra cui disturbi gastrointestinali, perdita di appetito, rischio di perdita di massa muscolare, e potenziali alterazioni metaboliche se il farmaco è assunto senza adeguata supervisione medica. L’uso indiscriminato può alimentare, inoltre, mercati illegali, ricette false o contraffatte, aumento dei costi, pressione sulla produzione e distribuzione, e infine diseguaglianze in chi accede ai trattamenti necessari. Il fenomeno è accentuato dalla diffusione sui social media di testimonial che promuovono questi farmaci come “soluzioni rapide” per dimagrire, alimentando aspettative irrealistiche e aumentando la domanda che rischia di sottrarre farmaci a chi ne ha necessità terapeutiche.