Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) appoggia l’accusa di “colpevole complicità dello Stato per la crescita del gioco d’azzardo” rivolta oggi da don Armando Zappolini, portavoce nazionale della campagna ‘Mettiamoci in gioco’ a margine di una tavola rotonda organizzata oggi a Bologna dal titolo ‘Vince l’azzardo, perdono i cittadini’. Zappolini ha detto che secondo le stime “1,2-1,5 milioni sono le persone che hanno un problema compulsivo o patologico abitudinario dell’azzardo”. “Davanti a numeri come questi si riapre la pubblicità, si toglie l’Osservatorio sui rischi di salute che avevamo costruito al ministero della Salute, si nascondono i dati perché la gente non si renda conto del problema”, ha affermato Zappolini. Da tempo MDC ha lanciato l’allarme per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, chiedendo alle istituzioni di intervenire, senza tagliare i fondi per contrastarlo, con particolare attenzione alla protezione dei minori nell’accesso alle piattaforme online. “E’ urgente intervenire con strumenti per bloccare l’accesso dei minori ai siti di scommesse online. Il gioco d’azzardo è vietato ai minori, ma sempre più giovani possono accedere ai siti di scommesse dal proprio smartphone, una vera e propria sala giochi portatile, senza dover mostrare alcun documento di identità”, sottolinea MDC. L’ultimo studio ESPAD diffuso alcune settimane fa dal CNR indica che uno studente su due ha scommesso almeno una volta nel 2024. E tra i giocatori minorenni, oltre 150.000 sono già a rischio, mentre 115.000 rientrano nella fascia “problematici”. L’associazione è impegnata attivamente nel contrasto alla ludopatia ed è ancora possibile firmare la petizione per fermare la proposta di reintrodurre la pubblicità del gioco d’azzardo nel mondo del calcio italiano: https://www.change.org/p/fermiamo-il-ritorno-della-pubblicità-alle-scommesse-sportive