Al momento stai visualizzando Farmaci bioequivalenti per uso umano: finalmente possibile la prescrizione ai veterinari. Soddisfazione del Movimento Difesa del Cittadino che continua la sua campagna “Amici per Vita”

«È una grande vittoria per i nostri piccoli amici e per tutti i proprietari dei 60,3 milioni di animali domestici italiani che potranno prendersene cura, facendosi prescrivere dal veterinario anche farmaci bioequivalenti per uso umano 80 volte meno costosi» esprime così la sua soddisfazione il Presidente del Movimento Difesa del Cittadino Francesco Luongo dopo l’approvazione bipartisan da parte della V Commissione Bilancio della Camera dell’emendamento alla legge di Bilancio proposto in prima formulazione dall’On. Patrizia Prestipino, che prevede una deroga al divieto previsto dall’art. 10 del  D.lgs 193/06 con l’inserimento di un nuovo art. 10 bis:
(Uso in deroga di medicinali per uso umano per animali non destinati alla produzione di alimenti)

  1. Il Ministro della salute, sentita l’AIFA, con proprio decreto da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, fermo restando il principio dell’uso prioritario dei medicinali veterinari per il trattamento delle affezioni delle specie animali e nel rispetto delle disposizioni dell’ordinamento dell’Unione europea in materia di medicinali veterinari, tenuto conto, altresì, della natura delle affezioni e del costo delle relative cure,definisce i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura dell’animale, non destinato alla produzione di alimenti, un medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia il medesimo principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto per il trattamento dell’affezione.
  2. Il decreto di cui al comma 1 disciplina, altresì, le modalità con cui l’AIFA può sospendere l’utilizzo del medicinale per uso umano per il trattamento delle affezioni animali, al fine di prevenire situazioni di carenze del medicinale per uso umano.
  3. Il costo dei medicinali prescritti ai sensi del comma 1 resta in ogni caso a carico dell’acquirente a prescindere dal loro regime di classificazione.
  4. Dall’attuazione delle disposizioni del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

L’associazione di consumatori ha lanciato la campagna “Amici per la vita” in occasione della Giornata Mondiale dei diritti degli animali il 10 dicembre scorso per promuoverne il riconoscimento quali esseri senzienti e non oggetti, come prevede ancora il Codice Civile, l’abbattimento della aliquota del 22% su prestazioni, alimenti e farmaci destinati alla salute animale, invece di quella del 10% ed infine la possibilità per i veterinari di prescrivere anche farmaci ad uso umano meno costosi.
Alcuni esempi rilevabili dal sito Farmacoveterinario.it sono eclatanti di questa situazione: il metoclopramide, un farmaco usato per curare le gastriti e contrastare il vomito, ha un costo a uso umano di circa 1,89 euro alla scatola. Mentre quello veterinario è di circa 10 euro. Il rapporto è di oltre 1 a 5.
In medicina veterinaria 100 mg di furosemide, un principio attivo usato per aumentare la diuresi (cioè la produzione di urina stimolando il rene a una maggiore filtrazione) costa circa 1,25 euro, mentre in umana la stessa quantità costa 0,19 euro. Il farmaco veterinario ha quindi un costo 6,5 volte superiore a quello umano, a parità di dosaggio.
La modifica della legge – prosegue MDC – permetterà un risparmio importante a tutte le famiglie che, in caso di malattia dei propri animali, potranno pagare farmaci i cui equivalenti ad uso umano meno costosi, garantendone la salute. Non sono solo cani (7 milioni) e gatti (7.3 milioni) a rallegrare con la loro presenza le case degli italiani anche nei lockdown pandemici, ma anche uccelli (12,9 milioni) rettili (1,4 milioni) piccoli mammiferi di vare specie (1,8milioni) e tantissimi pesci da acquario (29,9 milioni).
Il vantaggio economico sarà diretto anche per le tasche di tutti i contribuenti, visto che il principale detentore di animali in Italia è proprio lo Stato con la gestione dei canili, dove solo la cura dei cani nel 2015 è costata 118 milioni di euro.
I dati più recenti del rapporto Assalco Zoomark 2020 evidenziano che il 58% degli animali domestici vive all’interno di appartamenti, ma anche che il 55% appartiene a famiglie dove sono presenti anche bambini e ragazzi, con un giro d’affari di almeno 2 miliardi e 300 milioni di euro l’anno.
Il Movimento Difesa del Cittadino continuerà la propria campagna Amici per la vita, tenendo alta la guardia per arginare i tentativi delle lobbies farmaceutiche veterinarie di affossare le nuove regole agendo sul decreto che dovrà emanare entro 3 mesi il Ministro della Salute, sentita l’AIFA.
«La nostra battaglia punta ad ottenere in tempi rapidi l’applicazione di questa importante modifica dei costi relativi ai farmaci per i nostri amici animali, anche per sollevare economicamente le famiglie in questo momento di gravi difficoltà economiche – sottolinea Antonio Longo, Coordinatore nazionale MDC – Continueremo anche a fare pressioni e proposte per la modifica del codice civile».